È partita ufficialmente la campagna di CasaPound Sud Pontino per il “Reddito Nazionale di Natalità ” proposta partorita da CasaPound Italia che in tutta la penisola sta promuovendo raccolte di firme per far si che questa diventi una proposta di legge. “Da parte nostra -commenta Mauro Pecchia coordinatore di CasaPound Sud Pontino- c’è la volontà di raccogliere il più alto numero possibile di firme, per questo dopo il grande successo riscontrato a Gaeta vogliamo proseguire la nostra campagna anche negli altri comuni del Sud Pontino per far si che il Reddito Nazionale di Natalità diventi realtà. Ci tengo a precisare che questa ennesima iniziativa targata CasaPound non ha una caratterizzazione partitica, può firmare chiunque abbia a cuore le sorti della nostra nazione e ritenga che le scellerate politiche pro immigrati del governo vadano radicalmente modificate dando la priorità alle famiglie italiane.”
Secondo CasaPound, non esiste un problema di risorse; “Basta pensare che solo con i 20 miliardi destinati alle banche il governo avrebbe potuto dare 500 euro al mese a quasi 200.000 nuovi italiani fino al diciottesimo anno di età (!) – sottolinea il movimento – D’altra parte, inoltre, i soldi ci sono, basta toglierli alle cooperative che lucrano sull’immigrazione. Il calcolo è semplice; ogni immigrato in un centro d’accoglienza costa allo Stato 1.050 euro al mese, ma con la stessa cifra si potrebbero sostenere due bambini italiani e, perfino, salvare con i 50 euro che avanzano 6 bambini stranieri in patria, se è vero, come sostiene la campagna di Save the children, che 9 euro al mese euro bastano a salvare 1 bambino africano con l’adozione a distanza.
CasaPound invita ad un rapido calcolo: ci sono 170.000 immigrati ospiti nei centri di accoglienza con quei soldi potremmo finanziare 340.000 neonati italiani, e salvare un milione di bambini in Africa.