Che cosa sta per accadere alle Partite Iva? Cerchiamo di capirlo con parole semplici e senza troppi giri. Accadrà tra pochi giorno.
Ci sono molte persone che hanno una Partita Iva aperta ma che cosa potrebbe cambiare a brevissimo? Cerchiamo di capire questa modifica che potrebbe essere molto interessante a livello monetario. Siamo certi che il tuo commercialista ti ha avvisato ma noi cercheremo di spiegartelo in modo facile.
Molto spesso ci utilizzano tecnicismi che non vengono ben compresi. Andiamo nel dettaglio e capiamo cosa accadrà tra pochi giorni. E’ molto interessante.
Dal 1 gennaio 2025 cambia tutto per le Partite Iva
La notizia sembra semplice ma spesso viene spiegata in modo complicato! Si perché la novità da gennaio 2025 è che viene meno il limite delle 400 euro per la fatturazione di chi ha il regime forfettario. Questo è quanto è stato deciso con il decreto legislativo n 180/2024.
La modifica avviene nell’ambito delle misure di recepimento della nuova normativa europea sull’Iva, come da modifica 2020/285. Le nuove regole che vengono indicate nell’articolo 21-bis del DPR n. 633/1972 si applicheranno senza un limite monetario. La notizia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 novembre.
Ecco quindi che le modifiche allineano anche le Partita iva minori con un impatto rilevante sul fronte degli adempimenti fiscali. Semplificare le piccole imprese è uno degli obiettivi della Commissione in ambito dell’IVA. In questo modo è possibile aumentare la crescita delle aziende anche se sono in regime forfettario.
Quindi, a partire dal 1 gennaio chi applica la flat tax potrà emettere le fatture in modo semplificato anche se superano i 400 euro di importo. Questo tipo di fatture, come dice il nome, è più semplice ed è molto utile in settori come la ristorazione. Ci vorrà sicuramente meno tempo di prima per emettere una fattura.
Ci sono alcuni dati, ovviamente, che sono obbligatori da inserire e parliamo di:
- data di emissione e numero progressivo
- ragione o denominazione sociale, ditta, nome e cognome, residenza e/o domicilio del soggetto
- numero di partita IVA
- ragione sociale, ditta, nome e cognome, residenza e/o domicilio del soggetto committente
- indicazione dei servizi
- ammontare del totale documento e dell’imposta
- in caso di nota di addebito o di accredito, riferimento ad eventuale fattura rettificata
Con queste regole siamo certi che anche i contribuenti non avranno problemi ad emettere una fattura quando viene richiesta senza dover attendere troppo tempo per compilare tutti i dati che venivano richiesti prima. Quindi, dal primo gennaio cambia tutto, come vedi non era complicatissimo da capire, bisognava solo trovare le parole giuste!