Di Orazio Ruggieri.
“Il PD di Itri è ridotto a un cumulo di macerie!”. Questa l’impietosa diagnosi politica emessa da Senio Saccoccio, cofondatore della “Margherita”, già componente del Comitato Sezionale PD e attuale esponente di Democrazia Solidale, il cui leader provinciale, Federico Fauttilli, ha ufficializzato il suo sostegno a Matteo Renzi nella corsa alla segreteria del PD. Lo “j’accuse” di Saccoccio, già fustigatore dello sbando preelettorale della campagna amministrativa 2016, è giunto durante l’assemblea di sabato 22 aprile, presieduta dal senatore Claudio Moscardelli. E, a quanto ribadito dallo stesso Saccoccio, sono il tiro delle sue critiche non sono finite le scelte congressuali della dirigenza locale, tutta orientata a sostenere le tesi del leader fiorentino, così come è impegnato a fare il Saccoccio, ma la conduzione, anzi la “non conduzione” del partito in provincia e, soprattutto, a Itri. In paese, infatti, dopo il voto del giugno scorso, l’arch. Raffaele Fabrizio, giovane segretario, rassegnò le dimissioni in quanto impegnato professionalmente lontano da Itri e dalla regione di residenza. Da allora, secondo l’attacco di Saccoccio, non si è provveduto a investire della carica di segretario alcun iscritto, né si è approfondito il motivo della seconda consecutiva sconfitta elettorale a livello comunale, con l’assenza, nella massima assise, anche di un solo esponente del PD. “ Solo a distanza di quasi un anno siamo stati finalmente convocati in questa assemblea sezionale. L’occasione è ovviamente il Congresso Nazionale per l’elezione del nuovo Segretario. Mi chiedo…Senza questa occasione quando avremmo avuto un’Assemblea sezionale per discutere le varie problematiche che gli iscritti e i simpatizzanti dovrebbero affrontare? Forse saremmo stati convocati prima delle elezioni Regionali o Nazionali del prossimo anno! Il tema di questa assemblea riguarda l’organizzazione del Partito Democratico a livello nazionale, ma come si può ignorare in questa occasione la situazione del nostro partito locale e provinciale? Come si può sottacere la situazione del Partito Democratico a livello provinciale? Leggiamo sui giornali e sui social di commissariamento, di posizioni quanto meno strane di esponenti politici locali (vedi Gaeta) a favore di liste capeggiate da esponenti di Forza Italia!! La base è disorientata, i nostri elettori non comprendono e nessuno dà le spiegazioni e le motivazioni di ciò che avviene. Cosa fanno i nostri esponenti politici provinciali? Come si può sottacere la totale assenze del PD nella scena politica locale? Come mai due consiglieri eletti nella lista civica vincente erano nel passato vicino alle posizioni del Partito Democratico? Come mai non sono stati attratti da una proposta amministrativa del PD? Ma c’è mai stata una proposta concreta di una lista capeggiata e coordinata dal Partito Democratico di Itri? Per non parlare della campagna elettorale per il Referendum sulle riforme istituzionali!! Abbiamo assistito a un impegno massiccio di tutti gli oppositori di Renzi, compresi e in prima fila i compagni di lista in cui confluirono i due candidati del PD di Itri, e l’assenza di qualsiasi iniziativa politica locale o provinciale sul nostro territorio a favore del SI! In politica spesso si commettono degli errori ma, se non si riparte dall’analisi delle sconfitte e dall’autocritica come ha fatto il nostro Segretario Renzi all’indomani della batosta referendaria del 4 dicembre, come si fa a ripartire con il piede giusto? Ebbene, dobbiamo dirlo apertamente, il P.D. di Itri è ridotto a un cumulo di macerie! Se manca questa consapevolezza, non si riuscirà a ricostruire nulla! Penso che questa consapevolezza ancora non ci sia; infatti, mi chiedo, in caso di fallimento dell’attuale maggioranza amministrativa, il PD di Itri sarebbe in grado di proporre un proprio progetto politico senza dover elemosinare posti in lista a destra e a manca come è successo l’anno scorso? Penso proprio di NO! La consapevolezza è indispensabile per evitare gli errori del passato. Nel dibattito preelettorale dell’anno scorso, di fronte a facili previsioni politiche che si sono puntualmente avverate, abbiamo assistito a una reazione assurda e inconcludente da parte di chi gestiva questa Sezione: la minaccia di espulsione del sottoscritto! Se si vuole ripartire col piede giusto, bisogna azzerare i vertici sezionali, aprire il dibattito e stimolare la partecipazione di nuove energie; se non si riesce a fare ciò, il PD di Itri è destinato alla marginalità ancora per molti anni! Il nostro Renzi che, come mi auguro, alla luce dei risultati del 30 aprile, sarà nuovamente Segretario del PD nazionale, ha cercato di rinnovare il Partito e le istituzioni per far uscire definitivamente l’Italia fuori da una lunga e profonda crisi. Purtroppo non è riuscito ancora nei due obiettivi. Sarà una lunga, difficile e dura battaglia. Noi, nel nostro piccolo, possiamo dargli una mano se, oltre a votarlo, ci impegniamo a stimolare la crescita non solo elettorale del nostro partito attraverso un rinnovamento indispensabile e irrinunciabile! Ma per innovare bisogna avere la propensione al cambiamento e, per fare ciò, è necessario mettere in discussione quanto si è fatto finora. Solo così, con il contributo essenziale di forze giovani a cui bisogna passare la mano, si potrà dare voce e adeguata rappresentanza agli elettori sempre più attenti alle nuove problematiche politiche”.