Il rischio di rendere inefficaci i cospicui aiuti che Governo e Regione hanno messo in campo si fa sempre più concreto. Ricorderete quando abbiamo denunciato l’inadeguatezza dei parametri per l’assegnazione dei Buoni Spesa: troppo stringenti e non adeguati ad affrontare i fabbisogni dalle fasce sociali più colpite dall’emergenza. Per tale motivo abbiamo evidenziato l’inadeguatezza di tale decisione e richiesto la sua completa revisione”. Così il Partito Democratico di Formia.
“Al tempo stesso -continua-, riconosciamo all’Amministrazione di aver fatto un passo indietro, rivedendo in senso meno restrittivo i criteri necessari per poter accedere ai fondi messi in campo dal governo per far fronte alle necessità primarie legate all’emergenza COVID-19. Nel merito, un secondo problema viene posto dal Partito Democratico di Formia: l’efficacia e la trasparenza delle modalità di erogazione”.
“Il Comune di Formia ha emanato un avviso pubblico per costituire un elenco di attività interessate ad accettare i Buoni Spesa attraverso una comunicazione da effettuare entro il 2 aprile. Nell’avviso si fa espressamente riferimento a buoni “emessi dal Comune”, stabilendo che gli esercizi commerciali avrebbero dovuto procedere alla richiesta di pagamento mediante fatturazione elettronica al Comune di Formia, con pagamento a 30 giorni. Il comune si impegnava a pubblicare l’elenco di tutte le attività della città che decidevano di accettare i buoni spesa secondo queste modalità. Dopo quasi un mese non è stato pubblicato alcun elenco di esercenti aderenti all’iniziativa , come non vi è traccia di buoni emessi dal Comune. Mentre ci risulta che siano stati consegnati buoni spesa sotto forma di “Ticket Restaurant” della società Edenred e di Gift Card spendibili solo in determinati discount. E’ stata data comunicazione o prodotto qualche atto amministrativo in merito? Che fine ha fatto l’avviso pubblico? Sarebbe molto grave se si fosse optato per modalità diverse da quelle previste dall’avviso del 30 marzo. In primo luogo è esiguo il numero delle attività che aderiscono al circuito Ticket Restaurant, lo sono solo pochi ipermercati e verrebbero completamente tagliate fuori le aziende più piccole e le attività di quartiere. Molti commercianti, inoltre, hanno provveduto ad accettare i pochi Ticket Restaurant sinora distribuiti pur non essendo convenzionati con la società emittente, facendo ingenuamente riferimento all’avviso pubblico. Qui l’invito a fare una campagna di informazione ai propri soci, lo rivolgiamo alle associazioni di categoria, che speriamo siano state almeno consultate preventivamente sulle modalità di erogazione dei buoni. Abbiamo protocollato una lettera alla Sindaca per chiedere informazioni e chiarimenti su tutti questi dubbi. In attesa della risposta, ci sentiamo comunque di consigliare di mettere da parte una gestione accentrata e solitaria dell’emergenza, optando per un maggiore dialogo sia all’interno della stessa maggioranza, sia con le opposizioni e, soprattutto, con l’intera città”.
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