Roma – Nella Sala del Refettorio, presso la Camera dei Deputati, palazzo San Macuto, si è tenuto, il convegno pro mutuo di scopo, promosso dall’ Avv. Maria Cristina Sandrin noto legale del foro Veneto, esperta di tutela degli interessi su iniziativa dell’On. Ettore Rosato già Vice Presidente della Camera dei Deputati e realizzato in collaborazione con: Bianco Consulting e Patronato Inapi. “Bisogna andare incontro alle esigenze delle famiglie italiane rispetto all’aumento dei tassi di interesse che governano i mutui fondiari a tasso variabile. L’impatto, dei mutui a tasso variabile abitualmente usati per l’acquisto della prima casa, oggi è devastante. Sono note le difficoltà di molte famiglie nel rimborsare le rate aumentate a dismisura dei mutui”, afferma Maria Cristina Sandrin.
“Il mutuo di scopo avvicina in modo virtuoso l’idea di sviluppo di crescita alle famiglie, sottraendo la questione degli extraprofitti bancari da ogni sindacabilità. Quello che bisogna cercare di fare è trovare uno strumento che possa governare il mondo dello sviluppo economico nel futuro che abbracci paesi piccoli come la Repubblica di San Marino, e grandi come l’Italia in un ottica non solo di emergenza. L’auspicio è di trovare un accordo tra pubblico e privato, tra istituti bancari e Governo per la crescita economica in un concetto rinnovato fatto di valori fondanti”, afferma il ministro Fabio Righi segretario di Stato della Repubblica di San Marino, per l’industria, l’artigianato e il commercio.
“Ragionare su misure che possano alleviare le difficoltà legate all’aumento dei tassi di interesse è opera meritoria. Con lo spirito che anima questo convegno bisogna che si instauri un confronto sotto il profilo del metodo soprattutto con la Banca d’Italia, Abi e quindi auspico ad un confronto tra Governo e istituti bancari” quando dichiara il prof. Federico Carli Presidente associazione ‘Guido Carli’.
“La casa è un bene importante per le famiglie e per i giovani, è incentivo di natalità. Trovare la soluzione bancaria migliore significa dar futuro alle prossime generazioni”, dichiara il presidente Raimondo Grassi noto industriale romano presidente Tea Energia e vice Presidente Ase Aerospace SpA. “Analizziamo la proposta di Maria Cristina Sandrin a favore del mutuo di scopo. L’esperta sottolinea che sia per il mutuo fondiario che per l’ipotecario non è previsto che la somma erogata dal mutuante sia destinata ad una specifica finalità, elemento che invece identifica e caratterizza il mutuo di scopo. In quest’ultimo a prevalere è la finalità della somma erogata, al punto da incidere sulla causa del contratto, che diventa nullo in caso di utilizzo delle somme per altri scopi. Nel mutuo di scopo la componente degli interessi che viene concordata fra le parti, ha per le stesse un peso diverso rispetto agli interessi trattati nel mutuo fondiario e ipotecario. Ed è proprio questa differenza di peso degli interessi rispetto alla finalità di utilizzo delle somme, che, a parere della Sandrin, la chiave risolutiva al rialzo dei tassi di interesse variabile che ha messo in crisi le famiglie. Il diverso approccio nei confronti del tasso di interesse che sussiste nel mutuo di scopo potrebbe agevolare un accordo con gli istituti di credito per stabilire un tasso fisso da applicare al mutuo di scopo destinato all’acquisto della prima casa, che andrebbe adeguato di anno in anno in base all’andamento dell’inflazione”, sostiene il prof. Ubaldo Livolsi già AD Mediaset, noto Banchiere ed Economista di fama internazionale Ceo Livolsi&Partners.
“Uno degli obiettivi principali della politica economica e degli esperti in tema di sociologia economica è promuovere una crescita di tipo sostenibile. L’aumento dei tassi di interesse e l’impatto che gli stessi hanno sulle famiglie e nello specifico per ciò che concerne i mutui fondiari a tasso variabile, rappresentando una forma di investimento che non è più sostenibile, né è in grado di garantire una stabilità economica, per tutto il tessuto sociale. In questo contesto emerge e si evidenzia una forma di analfabetismo finanziario, ma anche una mancata educazione finanziaria che va certamente contrastata e colmata”, asserisce il prof Vito Natale Magnifico Rettore della facoltà Unitoscana.
“L’aumento del tasso dei mutui è uno dei problemi che colpisce duramente il bilancio delle famiglie italiane, specie se parliamo di mutui a tasso variabile. Supponiamo che un anno e mezzo fa una famiglia abbia contratto un mutuo a tasso variabile di 120.000 euro con un spread dell’1% e della durata di 20 anni. La rata mensile iniziale era di circa 522 euro mentre oggi risulta lievitata intorno agli 800 euro. Non tutte le famiglie possono permettersi un aggravio di spesa di 200 – 300 euro al mese. Siamo in presenza di una vera bomba sociale ed è necessario un intervento serio ed immediato da parte delle forze di Governo”, dice Domenico Cosentino responsabile formazione INAPI.
“Esprimo il mio interesse e la mia disponibilità ad analizzare ed approfondire la tematica del mutuo di scopo per sua valenza economica, finanziaria e sociale. Il Governo Meloni ha fin dal suo insediamento manifestato sensibilità ed attenzione sulla tematica dei mutui e sulle agevolazioni per i giovani per l’acquisto della prima casa”, afferma Guerino Testa deputato segretario della VI commissione Finanze. “Ci rimettiamo dopo gli autorevolissimi pareri di tutti i relatori al vostro giudizio, Onorevoli e Senatori partecipanti ed alla possibilità di dare o meno la possibilità alla stesura di una proposta di legge“, chiosa a chiusura del convegno Sandrin.
Comunicato Stampa
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