“Porti di Formia e Gaeta insieme nell’Autorità Portuale per accendere il motore della crescita e dello sviluppo di entrambi i comuni”. Il Presidente del Consiglio Comunale di Formia Maurizio Tallerini e l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Masiello plaudono all’ipotesi d’integrazione tra i due scali portuali al fine di “individuare un cluster marittimo di livello mediterraneo in grado di offrire sul mercato dello shipping soluzioni portuali adeguate ad ogni tipo di traffico e di armamento navale”. In questa visione d’insieme, dicono, “è importante che il porto di Formia colga l’occasione per dare finalmente dignità alla propria struttura che già da oggi affronta la non facile mission d’essere il punto di contatto, tramite la Laziomar, della continuità territoriale tra la Regione e le Isole Ponziane, ruolo che oggi è in corso di sviluppo e revisione per migliorare ulteriormente il servizio di collegamento grazie al passaggio della compagnia regionale nella gestione degli armatori privati”. Per imprimere dunque un’accelerazione alle attività del porto di Formia “si dovrebbe al più presto preparare un Protocollo d’Intesa con Authority e Regione Lazio che abbia come fine quello di concordare i passi necessari per un rapido ingresso di Formia nel network laziale, ricordando inoltre che il nostro porto è inserito per decreto legge nella RAM, la rete delle Autostrade del Mare che, pur se dismessa, riconosce ancora la linea marittima Formia-Trapani quale destinataria degli eco-bonus per i l’imbarco e lo sbarco di trailers”. Pertanto, recita la nota diramata dai due amministratori, “l’ingresso di Formia nell’Authority potrebbe essere il momento per ripristinare l’Autostrada del Mare Formia–Trapani che, ben organizzata, sarebbe foriera di posti di lavoro”. “Un altro grande capitolo – proseguono Tallerini e Masiello – riguarda la gestione del turismo crocieristico. Come è noto, Formia è in procinto di realizzare un approdo crocieristico che, sommato ai due già presenti nel porto di Gaeta (banchina Caboto e Molo S. D’Acquisto), offrirebbe al mercato delle crociere la possibilità di almeno tre accosti. Gli approdi potrebbero essere gestiti da un’unica società che potrebbe essere la Golfo Terminal Passeggeri cui potrebbe essere affidata la gestione anche delle stazioni Marittime per le isole ponziane e campane. I due porti, inseriti in un comparto turistico d’insieme, diventerebbero così la porta d’ingresso di un territorio esteso che copre ben quattro regioni (Lazio, Campania, Abruzzo e Molise), punto d’approdo per merci e passeggeri destinati finanche in Adriatico, considerato che il porto di Vasto, in Abruzzo, è raggiungibile da Formia in meno di due ore e mezzo. Permetterebbe il collegamento di Sicilia e Sardegna ed in una visione generale più ampia, il collegamento del WestMediterannean Sea con l’Europa dell’Est, proprio attraverso i porti di Formia, Gaeta e Vasto. Per questo – concludono -, è necessario lavorare insieme affinché Formia, Gaeta e l’intero territorio possano finalmente uscire dalla crisi economica, in un’ottica di sviluppo anche europeo”.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Formia