Per un tavolo permanente del #Golfo: #Gaeta, #Formia e #Minturno e un’opportunità che la #politica continua a trascurare

I seminari di approfondimento e le attività promosse negli anni dal Laboratorio Socio Politico, attivo presso la parrocchia di S. Giacomo di Gaeta, hanno dimostrato l’indifferibilità di un raccordo territoriale delle decisioni, specie per quel che riguarda il golfo e le attività che vi si svolgono.

La cultura comprensoriale stenta ad affermarsi sia per retaggi di sterili campanilismi, sia per i ritardi della politica, incapace di condividere scelte che solo apparentemente attengono al proprio territorio comunale. Ma in un mondo globalizzato la competizione tra comuni ha poco senso. La competizione (turismo, servizi, commercio….) è tra aree, non tra comuni. Basti pensare ad alcune aree (Cinque Terre, Versilia, Riviera Romagnola, Costiera Amalfitana…) che hanno messo in sinergia le loro risorse e hanno creato brand territoriali vincenti. Insomma il gioco di squadra a livello di area del golfo deve essere assunto come priorità politica e non come fastidiosa mediazione.

Da queste considerazioni e dalla constatazione che Gaeta, Formia e Minturno rappresentano ormai una conurbazione costiera di 80.000 abitanti residenti, è scaturita l’idea di mettere in rete le esperienze territoriali e laiche, affermatesi presso le realtà parrocchiali della diocesi. Il fine è quello di delineare alcune indicazioni coordinate di sviluppo. Esse dovranno puntare sulla qualità e competitività dell’offerta turistica e mettere al primo punto la salvaguardia ambientale e la risorsa mare. Quest’ultima rimane fondamentale, anche se non esclusiva, nelle prospettive di crescita dell’intera realtà metropolitana.

Per fare questo la rete che si è costituita e che si riunisce periodicamente presso la parrocchia dell’Immacolata, in Formia, sta procedendo nella fase di conoscenza della realtà del golfo attraverso analisi di tipo statistico e infrastrutturale. Il quadro fin qui emerso mostra una realtà diversificata, che induce alcuni spunti di riflessione di seguito riassunti:

1. Gaeta è l’unico comune della conurbazione che non cresce di popolazione. Sono negativi sia il saldo naturale che quello migratorio. Il trend è ultradecennale.

2. La popolazione di Gaeta ha un alto indice di vecchiaia. Primeggia in negativo nella conurbazione. Formia e Minturno sono in linea con i dati provinciali

3. Gaeta ha un’alta percentuale di non forza lavoro, ben al di sopra delle percentuali degli altri comuni. Ciò deriva dall’alto numero di pensionati e casalinghe, che hanno percentuali superiori alla media. Questo è un dato negativo perché a) significa che “la ricchezza” è legata ai pensionati e non alla forza lavoro; b) l’elevato indice di vecchiaia significa che l’impoverimento della città è prossimo se non s’inverte il ciclo.

4. Gaeta non è più una città industriale. Formia e Minturno, in assoluto e in proporzione, hanno più addetti. Formia è una città “finanziaria”; Gaeta mediamente turistica. In generale non c’è sproporzione negli indici.

5. Il reddito medio pro contribuente fa della conurbazione ancora un luogo privilegiato rispetto ad un contesto territoriale depresso.

6. Formia e Minturno sono soggette ad un forte pendolarismo, peraltro giustificato dalla presenza della ferrovia e (per Minturno) da una buona viabilità verso Napoli. Gaeta è invece meno soggetta a pendolarismo. Questo trova conferma nell’elevato numero di non forza lavoro, nella buona offerta scolastica (che non costringe a spostarsi fuori comune) e nell’isolamento relativo rispetto alle grandi vie di comunicazione stradali e ferroviarie.

7. Le isocrone a 30 minuti partendo dai tre centri dimostrano come Gaeta sia penalizzata dalla viabilità, perché in 30 minuti si raggiunge un territorio la cui estensione è inferiore del 25% rispetto a Formia e del 50% rispetto a Minturno. Quindi Gaeta è destinata ad ospitare commerci e prodotti di nicchia e non generalisti. Minturno è invece protesa sul territorio campano: questo può essere un punto di forza per iniziative sovracomunali (ad esempio nel campo del turismo archeologico e del termalismo di Suio) in grado d’intercettare i flussi provenienti da sud.

La prossima riunione è prevista per venerdì 12 febbraio alle ore 19,15.


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