Nel lontano dicembre 2012, l’ing. Besson, in audizione in Consiglio Comunale a Formia, a seguito della crisi idrica che aveva colpito la nostra zona nel periodo estivo, affermava: “intervento decisivo è quello dell’aggressione delle perdite: sostituzione delle reti idriche e mappatura delle reti del sud pontino. Questo è l’intervento più grosso che dobbiamo realizzare e lo dobbiamo realizzare tutto a partire dal 2013 per portare la situazione del sud pontino nella media dell’Ato, il che vuol dire portarlo dall’attuale 20% ad almeno il 40% di rendimento. Questo nei prossimi due-tre anni, altrimenti, anche aumentando le fonti, non si riesce a fronteggiare in modo permanente il problema delle criticità idriche di questo territorio”.
Besson puntualizzava anche che, risolti ormai i casi dell’arsenico e dell’adeguamento dei depuratori, tutti gli sforzi del Gestore si sarebbero concentrati sulla dispersione idrica e sul fenomeno della torbidità.
Cosa è conseguito a questi impegni? Nulla!
A sei anni di distanza, il 22 febbraio scorso, si è tenuta presso la sala Sicurezza del Comune una conferenza stampa in cui l’ing. Cima, relatore per Acqualatina, ha illustrato i lavori di intervento, che dovrebbero risolvere la dispersione idrica sul nostro territorio. I rappresentanti del Comitato e altri cittadini erano presenti, ma solo nei corridoi del Comune, perché è stato fatto divieto di assistere alla conferenza, per permettere uno svolgimento “ordinato” della stessa. Niente domande scomode, quindi.
Il Commissario Prefettizio di Formia, all’uscita dalla sala, teneva a precisare che sul sito del Comune sarebbero stati disponibili i materiali presentati dal Gestore già all’indomani mattina. Analizzando questi dati, peraltro come sempre nello stile enfatico e poco trasparente di Acqualatina, si ricava che il grande sforzo del Gestore è quello di nascondere la realtà degli interventi con una buona dose di propaganda.
A fronte di un rendimento per il 2015 pari al 20,5% (non si capisce perché un gestore non presenti dati più aggiornati), con perdite di 230-240 litri/secondo, il progetto di Acqualatina prevede un recupero di soli 47-61 litri al secondo e un intervento sulla rete idrica pari al 8,7% del suo sviluppo.
Si potrebbe dire che questo è solo l’inizio e che questo intervento sia già un passo avanti. Ma attenzione, questi sono risultati finali, previsti per il 2019!
Per il 2018, dalla relazione si ricava che l’intervento sulla rete idrica porterà a un risultato di 9 litri/secondo, pari solo al 3,75% della dispersione denunciata dallo stesso Gestore e riferita ai dati del 2015. Decisamente scoraggiante!
E gli altri interventi?
Per i pozzi XXV Ponti si preannunciano nuove perforazioni e ottimistiche proiezioni di emungimento. Nulla si prospetta circa la possibile risalita del cuneo salino già evidenziatosi con l’affioramento di cloruri.
Infine, la condotta Cellole-Minturno, che viene presentata come panacea di tutti i mali.
Di fatto dovremmo acquisire acqua da Acquacampania, a cui noi stessi la forniamo. E, nel gioco delle parti, il Presidente di Acquacampania è anche Amministratore Delegato di Acqualatina: il mitico ing. Besson! Altre domande avremmo voluto rivolgere all’ing. Cima riguardo lo stato delle opere nel territorio di Cellole: questa condotta realizzata in emergenza, e quindi in deroga a diverse procedure amministrative, vede la possibilità di un allaccio a una rete esistente e capace dei volumi di acqua dichiarati? è stato stipulato o lo sarà un contratto di fornitura tra le due società interessate in merito ai volumi minimi di fornitura? con quale durata temporale? con quali costi per metro cubo di acqua fornita?
Il Comitato, insoddisfatto da quanto proposto e appreso solo attraverso slides del Gestore, ribadisce quanto evidente dai fatti: ABBIAMO PERDITE DELLA CONDOTTA PARI ALL’80% CHE RENDONO VANI
TUTTI I TIPI DI INTERVENTO PROPOSTI. RIBADIAMO, SI UTILIZZINO TUTTI I FONDI NECESSARI AFFINCHÉ LA
CONDOTTA IDRICA DI TUTTO IL TERRITERIO VENGA SANATA. Per quanto sopra, si chiede un confronto con le parti interessate.