Tra carie del legno e funghi, il fusto è compromesso. Gli alberi restano avventurosamente avvinghiati alla scarpata ma il terreno cede, il rischio di smottamenti esiste. Per questo l’avvio domani dei lavori di consolidamento del piazzale della Stazione coinciderà col taglio delle attuali presenze arboree. Saranno sacrificati 22 alberi di “robinia”, specie tipica delle coste mediterranee, capace di resistere all’aria salmastra proveniente dal mare e di crescere in condizioni di pendenza assoluta. Il taglio è richiesto dalla perizia paesaggistica firmata dall’ingegner Federico Frappi. L’intervento sul piazzale della stazione prevede il consolidamento della scarpata, con la realizzazione di due terrazzamenti panoramici. La parte bassa e quella ad est saranno impiegate per la messa a dimora di nuovi alberi che compenseranno il taglio degli attuali 22. Saranno ripiantati lecci, carrubi, mirti, alberi di giuda, filliree e ginestrone, alberi che trattengono il terreno e fanno fiori bellissimi, l’ideale per coronare la visuale panoramica. “Siamo davvero dispiaciuti per l’abbattimento degli alberi – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo -. Per i tecnici si tratta di un’operazione necessaria, anche per il pessimo stato di salute in cui versano le robinie. Sostituiremo gli alberi tagliati piantumando 31 nuove essenze arboree e 44 nuovi arbusti autoctoni in grado di consolidare terreni franosi e scarpate. L’intervento prevede una generale riqualificazione di questo angolo panoramico di città. Ci teniamo tanto alla natura quanto al paesaggio e non faremo nulla che possa in alcun modo pregiudicarli”.
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