Pino Daniele è morto, stroncato da un infarto, nella notte tra il 4 e il 5 gennaio. Il cantautore napoletano, nato nel 1955, avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 19 marzo. A propagare la notizia della scomparsa del cantautore napoletano, a partire dalle primissime ore del 5 gennaio, è stata la stessa comunità artistica italiana sui social media, con lanci da parte di Eros Ramazzotti su Instagram, seguiti da post di Federico Zampaglione dei Tiromancino, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Laura Pausini tra gli altri. Numerosi addetti ai lavori hanno successivamente avallato la notizia su Facebook, mentre al momento le pagine ufficiali dell’artista non riportano aggiornamenti in tal senso.Eros Ramazzotti su Instagram: “Anche Pino ci ha lasciato. Grande amico mio ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro ed una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo…” Laura Pausini, postando una sua foto con il cantautore: “Alla tua famiglia e ai tuoi figli, il mio pensiero e il mio abbraccio. A noi tuoi fan rimani per sempre tu Pino Daniele. Con la tua arte unica. E questa foto, con la mia testa sulla tua spalla per dirti “grazie”. Per avermi permesso di conoscerti da vicino”. Tiromancino: “Sono sconvolto da una notizia appena ricevuta… E’ morto il grande Pino Daniele…tre ore fa..un infarto. Non ho parole” Negramaro: “…un dolore senza fine. Ho appena sentito Eros, è tutto maledettamente vero: il nostro Pino Daniele non c’è più… una notte senza fine… Fa male al cuore… Ciao Pino!!!” Fiorella Mannoia: “Pino Daniele ci ha lasciato. Un dolore immenso, sono attonita, non trovo altre parole.”Pino Daniele, nato nel 1955, solo 5 giorni fa, nella notte di Capodanno, era stato protagonista del programma “L’anno che verrà” sui RaiUno. L’ artista e cantautore Partenopeo era assiduo frequentatore, insieme al suo conterraneo e attore Massimo Troisi, della Città di Gaeta e in particolar modo di locali del calibro di “Lupo di Mare” e della trattoria “Da Tanino”.
A cura di Luigi Marcelli.