Gestire una PMI ha i suoi grattacapi, la vita aziendale è fatta di scadenze e impegni da rispettare, oltre che di opportunità da cogliere a tempo debito.
Ecco che se avete una piccola o media impresa, i prossimi appuntamenti più importanti da segnare in agenda sono il bonus pubblicità e la fatturazione elettronica.
Bonus pubblicità: di cosa si tratta e quali sono i vantaggi per le PMI
Scadrà il 22 ottobre la finestra per usufruire del Bonus Pubblicità 2018, previsto dall‘articolo 57-bis del DL 50/2017: il bonus consiste in una detrazione fiscale pari al 75% sulla spesa effettuata per l’acquisto di spazi pubblicitari che siano online, cartacei o radio-televisivi ma solo nel caso in cui l’investimento sia superiore a quello dichiarati per le stesse attività nell’anno precedente.
Tale percentuale è calcolata quindi sull’investimento incrementale della spesa pubblicitaria dell’anno precedente e non sulla spesa complessiva affrontata dall’impresa: in sostanza il bonus verra applicato sulla differenza del capitale investito in pubblicità, se supera almeno dell’1% i costi sostenuti nel passato.
In ogni caso si tratta di un sostegno cospicuo se si pensa alle voci di spesa a carico di una PMI, soprattutto considerando che il bonus si applica tanto alla pubblicità online che a quella offline. Infatti, rientrano nell’agevolazione anche gli investimenti che riguardano la pubblicità cartacea, da sempre utilizzata dalle medie e piccole imprese per la sua efficacia e per la possibilità di accedervi attraverso servizi semplici ed economici di stampa digitale online, come nel caso di Doctaprint.
Richiedere il bonus è semplice: basta trasmettere al dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, una comunicazione con i dati degli investimenti pubblicitari 2018 e una dichiarazione di quelli sostenuti nel 2017.
Tutto ciò che c’è da sapere sulla fatturazione elettronica
L’obbligo di fattura elettronica tra privati è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019, quando per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi sarà necessario emettere fatture elettroniche tra tutti i titolari di partita IVA. Sono invece esentati tutti gli appartenenti al “regime dei minimi”, ovvero i contribuenti minori e quelli forfettari, per i quali le e-fatture restano facoltative.
Per le aziende a variare saranno la forma e le modalità di trasmissione delle fatture: anziché essere scritte su carta viaggeranno in digitale con linguaggio XML attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, esattamente come avviene già dal 2015 per la Pubblica Amministrazione.
L’SdI consentirà di generare la fattura in formato XML e trasmetterla per via telematica, permettendo anche la conservazione elettronica delle fatture. Codici specifici inseriti nella fattura consentiranno al sistema di identificare il tipo di destinatario, che potrà essere un altro soggetto privato con partita IVA, la pubblica amministrazione o un consumatore, e di procedere poi al corretto recapito della e-fattura.
Così anche se le PMI dovranno obbligatoriamente adeguarsi al nuovo sistema, in cambio avranno una notevole semplificazione: con la fatturazione elettronica non sarà più necessario inviare la comunicazione dello Spesometro, il vecchio elenco clienti e fornitori, le operazione in black list, la lista degli acquisti intracomunitari e il riepilogo dei servizi intracomunitari ricevuti.