L’impulso di scrivere poesie coinvolge da sempre molte persone, e quest’urgenza emotiva nasce dal desiderio di creare tra noi e gli altri una sorta di “ponte” illusorio, un nesso che possa dissolvere, almeno in parte, il senso di solitudine.
Una di queste voci è quella della professoressa Liliana Farina, che abbiamo avuto modo di apprezzare il 16 Novembre scorso in un incontro organizzato dall’Inner Wheel di Formia-Gaeta, presso la Sala Boffa dell’Archivio Storico di Formia.Ha presentato il libro l’autrice stessa, coadiuvata da letture di poesie di varie socie presenti, nonché da una mirabile interpretazione di “Lettera a mia figlia”, della stessa autrice, da parte della prof. Anna D’Acunto, mentre sullo schermo scorrevano intense immagini ispirate al mare ed alla natura, nuvole, gabbiani, colori di tramonti.
Il libro incarna fin dal titolo “Sulla soglia del tempo-Parole in verticale”, una proposta originale di riflessione sulla nostra intimità, sui ricordi dell’infanzia, sulle emozioni, sui desideri “Unirmi vorrei ai gabbiani in volo, nell’etere quasi sospesi, e tra le loro rauche grida i vani sogni nel vento disperdere” e i dolori che, inevitabilmente, toccano tutti, sulle stagioni della vita che trascorrono veloci “Il tempo che veloce avanza, onda leggera, via porterà me nel suo respiro”….
Un insieme di emozioni che ci coinvolgono per l’uso sapiente del linguaggio, che si fa prezioso ma comprensibile, che tocca la nostra sensibilità e ci consente di rintracciare, tra le pieghe dei versi, qualcosa che appartiene alla nostra esistenza e alla nostra memoria.
A cura di G. Sciarra