I ragazzi della Scuola Primaria di Penitro imbrattano il quartiere di poesie colorate in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.
La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente.
Questa ricorrenza vuole riconoscere il ruolo importantissimo che l’espressione poetica ha sempre avuto per l’Umanità, in ogni tempo e in ogni luogo per la promozione del dialogo e della comprensione tra culture diverse, per la preservare e valorizzare la diversità linguistica, per la comunicazione tra le genti e la promozione della pace.
Ispirati da queste parole, dopo una giornata dedicata alla lettura di brani poetici di autori di ogni tempo e ogni continente, i ragazzi delle classi quinte di Penitro hanno pensato di diventare “poeteppisti”, mutuando un’esperienza già realizzata in provincia di Pordenone dal prof.Enrico Galiano: dopo aver scelto i versi che più li avevano colpiti, li hanno ricopiati ed illustrati in modo personale su una miriade di fogli che hanno poi disseminato per il quartiere, tutti accompagnati da “#poeteppisti5AB”.La poesia ha così colorato la cancellata della scuola, i
pali della luce, la bacheca del bar vicino, le cassette della posta, i cruscotti delle auto per arrivare poi tra le mani dei passanti sorridenti e sorpresi, con il preciso intento di “imbrattare” di bellezza piazze e strade, facendo in modo che un po’ della poesia che li aveva colpiti potesse colorare le case di chi vive a Penitro, emozionando anche loro.
Per tutti una raccomandazione: “Non buttare questi versi, portali con te, attaccali sul frigo o dove vuoi tu e leggili ogni mattina, ma specialmente quando sei triste o preoccupato”
. E’ stato un modo, per questi ragazzi di far capire a tutti una scoperta entusiasmante: la Poesia è sempre con noi e intorno a noi, quando ascoltiamo i nostri nonni ripetere una filastrocca in dialetto, quando leggiamo qualche frase sui “Social” o un brano dell’Odissea che ci emoziona, quando non ci soffermiamo sulle apparenze ma sappiamo “guardare” oltre, oppure ancora quando riusciamo a rappresentare con le parole un’emozione che ci tocca nel profondo.
Ecco quindi il 21 Marzo diventare un giorno davvero speciale per i “poeteppisti “della 5 AB, in cui anche loro sono stati protagonisti dell’espressione poetica perché i poeti , come ricorda il prof.Galiano- “sono un po’ i teppisti della parola. Prendono e ne inventano di nuove, giocano
con quelle vecchie, le buttano in strada, le trasformano, pigliano a calci la grammatica quando serve, spostano gli accenti, rubano le virgole. Vanno anche in giro a fare un sacco di versi, i poeti!».
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