Pol.Gaeta, intervista a Matteo Spila

SpilaSala stampa del Giovedì con l’attaccante Matteo Spila. Classe ’94 Spila ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Frosinone, con la partecipazione al campionato Giovanissimi sperimentali sotto la guida di mister Tremani, poi il passaggio al Rio Ceccano, successivamente al Pro Calcio Supino e quindi al Ceccano..E proprio con quest’ultima squadra la punta biancorossa ha avuto modo di disputare ben tre tornei di Eccellenza. Quattro le reti messe a segno il primo anno, otto il secondo e dodici il terzo.

Che tipo di attaccante è Spila?

Sono tipicamente una punta centrale, ruolo in cui mi sono disimpegnato fino alla scorsa stagione in un modulo che contemplava un unico attaccante. Quest’anno per la prima volta gioco con un compagno al fianco e mi adatto, anche lavorando sulla fascia come mi chiede il mister.

Come ti sei trovato a Gaeta?

Direi molto bene. Qui c’è un ottimo ambiente ed il calcio si fa sul serio. A Ceccano purtroppo c’erano state delle difficoltà di natura economica. A livello di compagni di squadra devo dire che ho legato con tutti. Con qualcuno, tipo del Brocco, Orsinetti, Fiorini il rapporto è ottimo visto che viaggiamo anche assieme, essendo tutti del frusinate.

Come giudichi questi tuoi primi mesi in biancorosso?

Non è che posso dire molto, avendo giocato solo due gare da titolare. Però quando sono stato chiamato in causa credo di aver fornito il mio apporto. Comunque il mio dovere è quello di farmi trovare sempre pronto, poi è il mister a valutare.

E più in generale il campionato del Gaeta?

Secondo me il nostro cammino finora è stato molto buono. Ritengo che in classifica saremmo dovuti stare molto più su. Purtroppo pesano i punti lasciati per strada. Il calcio è anche questo.

Quest’anno sei agli ordini di mister Melchionna…

E’ un grande. Mi sto trovando bene. Lui ha idee, è preparato, aggiornato. E’ concettualmente moderno ed è cultore del bel gioco, anche concreto.

Domenica siete attesi da un grande impegno in quel di Cassino…

Sarà una gara difficile. L’importante sarà giocare bene e mettercela tutta. Peccato dover fare a meno di qualche elemento importante. Ma ugualmente cercheremo di portar via un buon risultato.

Analizziamo la gara di Coppa Italia di ieri con il Montecelio.

Il primo tempo abbiamo dominato. C’è mancato solo il gol, che poteva arrivare in qualsiasi momento. Noi in campo ci rendevamo conto che non appena mettevamo la marcia, ci trovavamo nell’area avversaria. Nel secondo tempo trovato il gol con Infimo abbiamo smesso di giocare. E questo non dovrebbe succedere. Poi è arrivato la retedel pareggio su palla inattiva. A qualche minuto dal termine ho avuto il pallone del possibile 2-1, ho calciato a botta sicura e non so come abbia fatto il portiere a respingere. Però dai, tutto sommato, abbiamo fatto una grandissima prestazione.

Può il Gaeta puntare alla finale di Coppa Italia?

Credo di si. Se continuiamo a disputare le gare con questa intensità e a produrre questo gioco non sarà impossibile arrivare alla finale.

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