Ci auguriamo che si apra subito un confronto all’interno della commissione lavori pubblici per stabilire l’uso più proficuo delle somme stanziate dalla Regione Lazio per le scuole del Comune di Minturno. Il fondo, pari a 193mila euro circa,come già annunciato dal nostro capogruppo Mimma Nuzzo, può essere destinato alla messa in sicurezza degli edifici scolastici di pertinenza comunale. Sarebbe opportuno decidere per tempo sull’utilizzo di tali somme in modo da essere pronti a realizzare gli interventi non appena chiuderanno le scuole per la pausa estiva.
Sarebbe ancora più opportuno che si programmi non solo l’utilizzo di tali fondi, ma un vero piano generale di intervento sulle strutture scolastiche in modo da poter stabilire delle priorità non solo di intervento ma anche di programmazione, anche perché la Regione Lazio ha varato un piano straordinario da 78 milioni di euro che sarà ripartito in base a criteri oggettivi e che deve essere utilizzato in maniera intelligente dal Comune di Minturno per ovviare alle numerose criticità presenti nell’edilizia scolastica. Insomma, tra i fondi già assegnati e quello che possiamo recuperare con questo nuovo programma, ci sarebbe la possibilità di dare risposte concrete al fabbisogno di edilizia scolastica. Occorre però programmare per tempo e in maniera intelligente sia l’allocazione delle risorse sia la tempistica degli interventi coinvolgendo nella commissione lavori pubblici anche i dirigenti scolastici.
Nel frattempo rileviamo come sia passato un altro anno ma del polo scolastico unico a Scauri non esiste traccia negli atti amministrativi né se ne è più parlato nonostante i sempre più evidenti limiti delle strutture che da oltre 40 anni ospitano i bambini.
Infine, propongo all’amministrazione di istituire un fondo per le borse di studio da corrispondere ai ragazzi meritevoli che frequentano gli istituti comunali, così come sta facendo il Comune di Gaeta che ha finanziato 130 borse di studio. Sarebbe un segnale educativo importante per premiare il ‘merito’ e promuovere valori positivi nei giovani studenti.
Gerardo Stefanelli