Anche in Italia si comincia a diffondere la polizza affitto sicuro: a cosa serve, come funziona e quando conviene
Nel nostro Paese non è così semplice guadagnare attraverso l’affitto di un immobile. Secondo gli ultimi dati, almeno tre proprietari di appartamenti affittabili su dieci decidono di non concedere la casa in locazione per non affrontare la burocrazia o per evitare problemi relativi ai mancati pagamenti.
Gli affitti sono cari, è vero. Ma i locatori devono far fronte a molte spese, relative alle imposte sulla proprietà, e devono assumersi un rischio che, anno dopo anno, si fa sempre più insistente. Tanti sono infatti gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto e che continuano a essere morosi. Capita poi molto spesso che l’affittuario lasci la casa senza aver saldato i propri debiti. Inoltre sono sempre più diffuse le cause e le iniziative legali per risolvere contrasti fra locatore e locatari.
A difendere il locatore dai pericoli di insolvenza e morosità da parte degli inquilini dovrebbe essere il contratto di affitto. Ma tale documento non sembra bastare a dare sicurezza a chi ha investito in un immobile per concederlo in affitto. Per questo può aver senso considerare di stipulare una polizza affitto sicuro. Si tratta di una vera e propria assicurazione che protegge i proprietari di immobili dai vari rischi legati all’affitto.
La polizza copre in pratica il proprietario dalla possibilità di dover affrontare il mancato pagamento dell’affitto da parte dell’inquilino. Ma non solo: serve anche a essere risarciti in caso di danni all’immobile (sempre causati dagli inquilini) e in altre situazioni impreviste legate all’affitto.
Per poter sfruttare queste possibilità il proprietario di un appartamento da affittare o già affittato deve richiedere la polizza presso un’assicurazione o tramite un broker. Stipulato il contratto di assicurazione, che specifica le coperture e le condizioni (variabili che dipendono sia dall’offerta che dalle esigenze del richiedente), il proprietario accetta di pagare un premio annuale.
Come funziona davvero la polizza affitto sicuro
Il premio può variare in base a diversi fattori. Innanzitutto conta il valore dell’immobile. Dopodiché hanno un certo peso anche la zona geografica e la situazione economica dell’inquilino. Anche il costo della polizza può variare, anche se in genere si aggira tra un minimo di 200 a un massimo di 600 euro l’anno.
Ma è importante sapere che tale spesa può essere deducibile dalle tasse. In questo senso l’assicurazione può rivelarsi vantaggiosa: le spese possono essere dedotte dalle tasse nella misura del 19% dell’importo dei premi versati. Il costo della polizza dev’essere naturalmente sempre a carico del proprietario dell’immobile e non dell’inquilino.
Il vantaggio principale della polizza affitto sicuro è la tranquillità: chi ha bisogno di protezione da possibili mancati pagamenti e danni può avere soddisfazione nel firmare una simile assicurazione. Più precisamente, la polizza consente al proprietario di recuperare fino a dodici mensilità in caso di insolvenza dell’inquilino. Lo svantaggio è il costo.