“La notizia sul Consiglio di Stato e gli abbattimenti al Frontone non deve essere equivocata o interpretata in maniera distorta”.
Lo dichiara in una nota il sindaco di Ponza Piero Vigorelli che precisa come “l’attività della struttura turistica Sporting Frontone, nota per essere stata il regno della movida ponzese ed anche per essere un mostro di illegalità, è definitivamente cessata con sentenza del Consiglio di Stato del 16 ottobre 2013 che ha dato ragione ai provvedimenti repressivi del Comune di Ponza, presi prima dal Commissario Prefettizio e reiterati dall’attuale Sindaco. Questa sentenza – aggiunge Vigorelli – definisce addirittura come “privi di pregio” i motivi addotti per chiedere l’annullamento dei provvedimenti repressivi del Comune. Più chiaro di così, si muore”.
Secondariamente precisa il primo cittadino: “Dopo questa sentenza definitiva il Comune ha emanato i conseguenti provvedimenti di “demolizione/incameramento” delle proprietà sulle quali insistono le strutture abusive dello Sporting Frontone. Terzo: i dinieghi del condono presentati dai tre proprietari (Turco, Primini, Scortecci) sono stati confermati da sentenze del TAR di Latina”.
“La Sig.ra Scortecci – sottolinea ancora il Sindaco – si è rivolta al Consiglio di Stato che con sentenza del 5 marzo 2014 ha accolto la richiesta sospensiva della Scortecci e ha sollecitato il TAR a un rapido giudizio di merito, in particolare per accertare se l’autorizzazione paesaggistica del 2003 alla Scortecci abbia “persistente efficacia”. Il fatto è che l’autorizzazione del 2003 riguarda manufatti costruiti prima della “nascita” dello Sporting Frontone per i quali la Scortecci si è vista rifiutare il condono. Quindi quella autorizzazione non ha alcuna efficacia. Questo sarà agevolmente dimostrato dal Comune di Ponza in sede di giudizio di merito al TAR. Questi sono i fatti, il resto sono chiacchere”.