Un rapporto sessuale ripreso di nascosto da alcuni amici, passa velocemente da un atto goliardico ad un reato penale. Soprattutto se la protagonista di scene passionali e osè è una minorenne ignara di essere spiata da una telecamera. Ne sanno qualcosa tre ragazzi romani, appena ventenni, che qualche tempo fa, un po’ per gioco un po’ per bravata, hanno fatto uno scherzo di pessimo gusto ad una coppia di amici, durante una vacanza all’Isola di Ponza.
Attaccando uno smartphone al buco della serratura della stanza dei fidanzati, hanno ripreso senza permesso un rapporto sessuale tra i due. Poi hanno pubblicato sul web il filmato hot, incuranti del fatto che la ragazza della coppia avesse solo diciassette anni. Ora, rischiano di finire a processo con l’accusa di violazione della privacy e detenzione di materiale pedopornografico. Il pubblico ministero Eugenio Albamonte, infatti, ha aperto un fascicolo sulla vicenda in seguito ad un esposto presentato in Procura dai genitori della minorenne e ha appena notificato ai tre indagati un avviso di conclusione delle indagini.
Se il prossimo passo degli inquirenti, come da prassi, fosse una richiesta di rinvio a giudizio, i tre ragazzi potrebbero sedersi a breve sul banco degli imputati.
IL FILMATO La notte d’amore di Katia (il nome è di fantasia), viene archiviata nella memoria di un cellulare nel luglio di due anni fa. La ragazza, all’epoca dei fatti diciassettenne, si trova in un appartamento di Ponza in compagnia del fidanzato e di alcuni amici: Marco R., Lorenzo M. e Luigi G., tutti maggiorenni. Dopo aver trascorso una serata in compagnia, la coppietta decide di appartarsi in una stanza. I tre coetanei, leggeri e ingenui, come solo dei ragazzi di 18 anni sanno essere, hanno l’idea di spiare Katia e il compagno.
Quindi passano all’azione: per essere certi di non perdere nemmeno un istante della vita privata dei due, gli amici incollano un telefonino contro la serratura della camera da letto. E riprendono una scena di passione tra la diciassettenne e il fidanzato. Il telefono è di Marco, che ora rischia il processo per violazione della privacy, detenzione e cessione di materiale pedopornografico. Il regista in erba, infatti, dopo aver realizzato il filmato, ha inviato le immagini osè ai due amici, Lorenzo e Luigi, entrambi finiti sul registro degli indagati della procura di Roma.
Non contenti, i tre avrebbero anche diffuso le riprese in internet, pubblicandole su Facebook e su Youtube. Katia avrebbe scoperto di essere diventata una star del web dopo essere stata raggiunta da decine di telefonate. La voce del filmino hot sarebbe infatti rimbalzata sui social network in pochi giorni e la ragazzina sarebbe stata contattata da amici e conoscenti che le chiedevano spiegazioni. La diciassettenne, disperata, ha dovuto confessare ogni cosa ai genitori, che hanno deciso di sporgere denuncia.
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