“Dopo decine di anni di promesse mancate, di progetti, rinvii, polemiche, svariati milioni di lire buttati al vento, giravolte disinvolte di vari sindaci, denunce strumentali e vigliacche, incredibili pasticci dell’ultimo Commissario Prefettizio, finalmente è entrata in funzione la nuova centrale elettrica di Ponza. Per l’isola è una svolta epocale.
“Si pensi soltanto che di costruire una nuova centrale fuori dal centro urbano se ne è cominciato a parlare negli Anni Settanta; che la prima dichiarazione di insalubrità della centrale di Giancos è del 1985; che da allora fino al mese di settembre del 2014 quella centrale è stata accesa per lunghi anni o per brevi periodi estivi.
“Il giorno dopo il provvedimento di sequestro della centrale da parte della Procura di Latina, il 12 aprile 2013 il Sindaco ha ordinato alla SEP di costruire una centrale provvisoria nell’unica fetta di terreno comunale del Monte Pagliaro. E’ poi partito un lungo iter burocratico per ottenere oltre 70 autorizzazioni e nulla osta di altrettanti Enti. I lavori veri e propri sono iniziati un anno fa e il 3 aprile di quest’anno la centrale è entrata per la prima volta in funzione.
“La centrale è stata costruita in tempi da record. E’ un successo che seppellisce il passato e che fa respirare a Ponza aria sempre più pulita.
“I gufi e i miserabili hanno avuto un travaso di bile.
“Il Sindaco ringrazia i titolari della SEP che hanno investito alcuni milioni di euro perché credono nel futuro di Ponza. Ringrazia gli ingegneri che hanno progettato e realizzato la centrale, il personale e gli operai che hanno lavorato giorno e notte per riuscire a compiere questo miracolo che la gente laboriosa e onesta di Ponza aspettava da una quarantina di anni, – quando la metà dell’attuale popolazione non era ancora nata.
“Il black out elettrico è scongiurato. La nuova centrale ora ha due gruppi elettrogeni in piena efficienza. Entro San Silverio ne avrà altri due e la copertura del tetto con i pannelli fotovoltaici completeranno una struttura capace di produrre oltre 6.500 Kwh, cioè mille Kwh in più di quello che attualmente è necessario.
“Una volta concluso l’iter della gara indetta dal Comune a fine dicembre 2014 per la Nuova Centrale definitiva, questo impianto industriale avrà una capacità produttiva di 8.500 Kwk, e sarà quindi in grado di assicurare energia per un forte sviluppo economico dell’isola nei prossimi 30 e più anni. Questo è l’investimento per il futuro dei nostri figli e nipoti.
“Segnalo altresì che oltre la popolazione di Ponza che dal settembre del 2014 ha visto inattiva la centrale di Giancos, quella di Le Forna vedrà l’impianto alla ex miniera acceso solo in casi eccezionali, che nessuno auspica. Anche alla gente di Le Forna la nuova centrale sul Monte Pagliaro porta solo gioia e salute.
“PASSO DOPO PASSO, IL NUOVO VOLTO DI PONZA COMINCIA A DELINEARSI.
“Le principali attività illegali, dal Frontone ad alcuni pontili, sono state chiuse o lo saranno a breve. L’abusivismo edilizio è quasi un ricordo. I trasporti con la terraferma sono molto migliorati specie d’estate. La pulizia delle strade, dei sentieri e delle spiagge è una realtà.
“Con il nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti, ci saranno più servizi e meno costi per il Comune. La tassa sulla monnezza sarà quindi tagliata di circa il 45 per cento già da quest’anno. Poi partirà la raccolta porta a porta che porterà altri risparmi per il Comune e quindi per la gente.
“Credetemi, Comuni e Sindaci che riducono le tasse sui rifiuti di quasi la metà, non si contano sulle dita di una mano.
“E ancora… Strade già asfaltate e da asfaltare a breve. La nuova piazza a Sant’Antonio e quella a Le Forna. Le scuole ristrutturate, il ritorno della mensa scolastica, lo scuolabus e il Turistico al posto della Ragioneria. Il parco giochi per i bambini che a Ponza non esisteva. I servizi sociali in piena efficienza e il primo, vero, moderno e accogliente Centro Diurno a Le Forna.
“Le centinaia di eventi estivi e invernali, di spettacolo e culturali, hanno reso sempre più accogliente l’isola. Le migliaia di articoli e servizi televisivi in questi tre anni hanno parlato solo bene di Ponza. Il “top” si è avuto con lo strepitoso successo della fiction di Raiuno.
“E’ un fatto la prima pubblica fruizione dei segreti archeologici di Ponza e gli altri che stiamo riportando alla luce. C’è stato lo spostamento del capolinea delle corriere che si attendeva da non ricordo più quanti anni. Sono partiti i grandi investimenti per le nuove strutture sportive e la ristrutturazione di quelle esistenti. Il fotovoltaico per gli edifici pubblici, gli ulivi secolari e oltre 700 alberi piantumati, – sono altri risultati, piccoli o grandi, di questi primi tre anni di lavoro.
“C’è ampia materia per essere orgogliosi del lavoro fatto e speranzosi per quello che dobbiamo ancora portare a termine. A partire dai due porti, dalle mitigazioni del PAI al ripascimento di Chiaia di Luna e al dissalatore.
Con un sostegno sempre maggiore della gente e la disperazione di pochi reduci dell’infausto passato, andiamo avanti nella strada tracciata e percorsa da chi vuole bene a Ponza.
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