Rita Visini, l’Assessore regionale alle politiche sociali e allo sport, ha tagliato il nastro tricolore insieme al Sindaco, con la forbice che la piccola Simona ha loro dato, in un clima festoso e commosso, fra applausi, il rullo dei tamburi, i sorrisi e i complimenti di tutti, fiori e coccarde.
Finalmente, chi ha bisogno, oggi ha un amico in questo Centro, che sarà gestito dal Consorzio Intesa, con una educatrice e una assistente sociale che hanno una grande passione del fare, e fare bene.
Dopo la benedizione di padre Salvatore, i discorsi “ufficiali” hanno ricordato una certa qual fatica per realizzare il Centro nel rispetto di tutte le leggi e regole, nonché il percorso a zig zag per attraversare la ragnatela dei mandarini della burocrazia.
“Due anni fa era il deserto”, hanno ricordato Maurizio Ottaviani (direttore dell’ufficio di piano del distretto Formia-Gaeta) e Giuseppe Mazzella, il dirigente del comune per le politiche sociali. “Adesso Ponza è fra i comuni del Lazio più attenti e attrezzati”.
Monia Graziano, delegata del Sindaco alle politiche sociali, e l’assistente sociale Stefania Bucalo, hanno lasciato il passato e hanno spiegato quale sarà il futuro di questo Centro, le attività che ci saranno, le socialità che si possono creare, le iniziative già programmate e le tante che saranno fatte anche su sollecitazione della gente.
Il Sindaco Piero Vigorelli ha ringraziato la terracinese Rita Visini, primo assessore regionale sbarcata a Ponza della Giunta Zingaretti, e ha ricordato come Le Forna sia la zona più popolata d’inverno e la più laboriosa dell’isola. Ma per tanti anni è anche stata la più negletta, la più ignorata dalle amministrazioni comunali. “Ora non è più così e mi piace molto il nome dato al Centro Diurno. Si chiama Il Veliero, come i vecchi bastimenti che un tempo arrivavano e partivano da Ponza. Un nuovo veliero che ci porterà in un porto sicuro, quello che vogliamo costruire a Cala dell’Acqua”.
Ha poi commentato il Sindaco: “Sono rimasto molto colpito dagli sguardi di gratitudine, belli e fieri, della gente di Le Forna. Mi fa piacere che l’orgoglio fornese si fissi sulle cosa che vengono fatte e non sulle chiacchiere al vento. Noi stiamo dimostrando di avere Le Forna nel cuore”.
L’Assessore, che ha ricordato come spesso la sera, nella sua casa a Terracina, scorge le luci delle case e strade di Ponza, ha sottolineato l’elemento decisivo di strutture come questa, che mettono la persona al centro delle relazioni umane e sociali. “E’ una gioia poter assistere alla nascita di queste sedi che creano comunità, che realizzano solidarietà, che operano in sussidiarietà”.
Sulla via del ritorno, tappa dell’Assessore e del Sindaco al Poliambulatorio. Un sogno dell’Amministrazione comunale è quello di poter “occupare” alcune stanze che sono vuote e ristrutturarne altre che sono rimaste a rustico, per poter creare un Centro di Assistenza per gli anziani soli, senza una famiglia e con tutte le difficoltà anche di salute che hanno. “Così le politiche sociali di Ponza sarebbero complete”.
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