La buona politica, quella libera e coraggiosa, ha il dovere di assumere posizioni chiare, soprattutto quando queste si rivelano scomode e discontinue nei confronti del panorama attuale. Il compito principale è di far si che determinate situazioni non scadano nel silenzio, come preferirebbero personaggi che da anni ingombrano le istituzioni locali.
Le ombre sul porto commerciale di Gaeta ne sono la dimostrazione lampante e il Movimento 5 Stelle, fin dalla sua nascita, ha cercato in tutte le sedi – istituzionali e non – di far luce su operazioni che, in più di un’occasione, ci hanno lasciato, a dir poco, scettici. Le criticità ambientali, legate al traffico di rifiuti di vario genere, hanno mantenuto sempre viva l’attenzione sul quel quartiere periferico di Gaeta e l’intero golfo. Il nostro ultimo intervento in merito risale al 2019, quando evidenziammo la criticità dello stoccaggio di tonnellate di ecoballe. Non ci furono analisi per rilevare la pericolosità dei rifiuti, ma le istituzioni locali preferirono limitarsi a constatare l’ “assenza di odore” spacciandola come garanzia dell’assenza di inquinanti pericolosi per i cittadini. La posizione contraria del MoVimento 5 Stelle all’utilizzo del porto di Gaeta per il commercio di rifiuti rimane ferma e immutabile.
In questi giorni si è tornato a parlare di porto commerciale e non solo, dopo che la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha avviato un’indagine sui traffici illegali di rifiuti che da Gaeta arrivavano in Bulgaria per conto della camorra casalese. La notizia non ci stupisce, ma ci chiediamo come sia stato possibile, se gli accertamenti in corso dovessero avere riscontri, che la dogana e le forze dell’ordine presenti nel modesto porto di Gaeta non siano intervenute? Più volte la criminalità organizzata è stata avvicinata al porto commerciale di Gaeta.
Il MoVimento 5 Selle, congiuntamente all’ass. Antimafia Caponetto, ha esposto i rischi e i legami pericolosi, richiamando l’attenzione delle istituzioni locali, in primis dell’amministrazione di Gaeta. Il grave silenzio e quelle dichiarazioni derisorie e denigratorie nei nostri confronti di consiglieri che negano le pericolose infiltrazioni sul territorio, hanno prevalso sulle risposte che ci attendavamo. Tale atteggiamento, oggi, appare ancor più grave alla luce degli ultimi avvenimenti. Riponiamo fiducia nelle indagini, ma continueremo a tenere alta l’attenzione per intervenire in tutte le modalità possibili, per rivendicare una vera tutela ambientale e uno sviluppo portuale privo di intrecci poco trasparenti.
Comunicato stampa Movimento 5 Stelle Gaeta
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