I buoni fruttiferi postali possono anche essere soggetti a particolari vincoli e bisogna ingegnarsi per poter sbloccare i soldi.
Laddove sussista un vincolo, bisogna sapere che il capitale versato nel buono fruttifero è in pratica bloccato e non è possibile, dunque, prelevare anticipatamente delle somme. Di conseguenza, chi decidesse di prelevare prima della scadenza del contratto una parte della somma depositata nei buoni fruttiferi sottoscritti con le Poste dovrebbe sapere di poter incontrare delle difficoltà.
Il primo problema, il più comune, riguarda la maturazione degli interessi. Prelevando anticipatamente, gli interessi maturati fino a quel momento potrebbero essere ridotti o non rimborsati completamente. I guadagno reale, infatti, dipende dal periodo trascorso dalla sottoscrizione.
Anche se gli interessi maturati sui buoni fruttiferi postali sono soggetti a una tassazione agevolata del 12,5%, ogni volta che si decide, per scelta o esigenza, di avviare una pratica di rimborso anticipato si rischia di perdere l’ammontare degli interessi previsti. In generale, però, Poste Italiane non applica penali o costi di prelievo per il riscatto anticipato dei buoni fruttiferi postali.
A ogni modo, è importante verificare le specifiche condizioni del buono che sottoscritto, poiché potrebbero esserci pure delle sorprese. Alcuni buoni fruttiferi sono per esempio vincolati, e ciò significa che non è possibile sbloccare i soldi fino alla scadenza naturale della sottoscrizione.
La fattispecie è quella dei buoni intestati a minori. Tali prodotti finanziari sono di fatti soggetti a regole particolari che ne vincolano il prelievo. Tale vincolo è stabilito per proteggere gli interessi del minore: il limite funziona quindi per garantire che i risparmi siano utilizzati in modo appropriato e non siano prelevati senza una valida ragione. Ma se quei soldi dovessero servire proprio per il minore?
In genere, i fondi depositati nei buoni fruttiferi per minori sono vincolati fino al raggiungimento della maggiore età del titolare. Per prelevare anticipatamente le somme, è necessario ottenere il consenso di un giudice. Occorre dunque l’assistenza di un avvocato che aiuti il richiedente a presentare la richiesta e a dimostrare che il prelievo è nell’interesse del minore. Solo così sarà possibile impedire a Poste di bloccare il prelievo anticipato.
L’avvocato è utile innanzitutto per presentare una richiesta formale al giudice competente, ma è anche fondamentale per capire se c’è possibilità di poter svincolare il denaro. Solo dopo che il giudice esaminerà la richiesta si potrà arrivare a una decisione che consentirà o meno il prelievo anticipato: la scelta sarà fatta considerando il benessere del minore.
Quindi, differenza di tutti gli altri buoni, i soldi per i minori sono vincolati e non sono più prelevabili in caso di necessità. E servirebbe l’aiuto di un avvocato, con l’ok di un giudice, per sbloccare in anticipo le somme. Quando si sottoscrivono buoni fruttiferi per i più piccoli occorre fare attenzione alle clausole per lo sblocco.
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