L’associazione Grandi Gesti – ASD, con il patrocinio del Comune Di Fondi e del Sistema Bibliotecario Sud Pontino, è lieta di annunciare la presentazione del libro “La via perfetta Nanga Parbat: sperone Mummery” Daniele Nardi con Alessandra Carati.
«Un alpinista è un esploratore, non resiste a una via di cui si è innamorato, non può sottrarsi al desiderio di tentarla. Perché la visione iniziale è diventata un’idea, e l’idea un progetto a cui pensa tutti i giorni e a cui dedica le sue energie migliori»
1 Marzo 2020 | ore 16.00 | Ingresso gratuito
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IL LIBRO
L’avventura di un uomo che, partendo dalla provincia di Latina, tra difficoltà e pregiudizi ha lasciato la propria firma nel mondo dell’alpinismo estremo.
Sulla Terra ci sono quattordici montagne che superano gli 8000 metri: il Nanga Parbat è una di queste. La nona in ordine di altezza e una delle più difficili; in particolare se la si affronta dallo sperone Mummery, che nessuno ha mai salito.
Nei suoi cinque tentativi di conquistare la vetta in invernale, Daniele Nardi lo ha provato quattro volte. Quel «dito di roccia e ghiaccio che punta dritto alla vetta» aveva catturato la sua immaginazione. Un percorso così elegante da sembrare perfetto.
L’impresa di Nardi e del suo compagno di cordata Tom Ballard si è interrotta a un passo dalla conclusione, ma Daniele, come fa ogni alpinista, aveva messo in conto che potesse accadere, e si era rivolto ad Alessandra Carati.
Hanno lavorato insieme per quasi un anno. Alessandra lo ha seguito al campo base del Nanga Parbat e, dopo essere rientrata in Italia, è rimasta in contatto con lui fino all’ultimo giorno.
Nella posta elettronica aveva un’email che era un impegno: terminare il racconto che Daniele aveva iniziato.
«Se non dovessi tornare dalla spedizione desidero che Alessandra continui a scrivere questo libro, perché voglio che il mondo conosca la mia storia».
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DANIELE NARDI
(Sezze, 24 giugno 1976 – Nanga Parbat, marzo 2019) è il primo alpinista nato al di sotto del Po ad aver scalato l’Everest e il K2, le due vette piú alte del mondo.
Fra le sue ascensioni piú importanti: Broad Peak (8047 m), Nanga Parbat (8125 m), la cima Middle dello Shisha Pangma (8027 m). Dal 2009 ha cominciato un nuovo ciclo di spedizioni, in cui affrontava montagne piú basse ma piú difficili tecnicamente.
Nel 2011 ha aperto una via nuova sul Bhagirathi III (6454 m) in stile alpino, che gli è valsa il Premio Paolo Consiglio, il massimo riconoscimento alpinistico italiano.
Ha partecipato a numerose spedizioni scientifiche e ricevuto riconoscimenti internazionali. Come ambasciatore per i diritti umani nel mondo ha sostenuto progetti di solidarietà in Nepal e Pakistan.
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