Cinquanta figuranti, zampognari storici, animali viventi, ambientazione autenticamente favolistica. Queste, insieme ad altre caratteristiche, le peculiarità del presepe vivente, una tradizione già da anni, salvo la parentesi del Covid, conclamata e celebrata per la meravigliosa scenografia e per l’oceanico tributo di visitatori che hanno affollato la sua platea naturale. Questo il Presepe Vivente di San Magno a Fondi, dove, per lunedi 26, con inizio alle ore 17,00, la parrocchia di Santa Maria degli Angeli e San Magno, l’attivissimo Comitato San Magno e l’associazione culturale “Giulio Cesare” hanno approntato “La natività”, una ricostruzione, con 50 figuranti, animali, zampognari e motivi musicali dal sapore popolare, la rievocazione della nascita di Gesù secondo lo spirito del primo presepe di Greccio, come lo “mise in scena” il santo poverello d’Assisi. Dopo l’apertura, alle 18,30, partirà il corteo dei figuranti che, alle 19,00, darà inizio alla rappresentazione. Alle 19,45, il copione prevede la nascita del Bambinello, cui, dalle 20,00, faranno seguito le melodie canore intonate al sacro evento e che si terranno nei pressi della capanna del Neonato Salvatore. Secondo il collaudato spirito organizzatore di tanti eventi del Comitato San Magno, con la regia del poliedrico Lino Conti, al termine della sacra rievocazione, un brindisi collettivo suggellerà la manifestazione che, ogni anno, polarizza, nello scenario del vecchio borgo e del Mulino di san Magno, diverse migliaia di spettatori.
Orazio Ruggieri
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