di Rosaria Di Prata
Questa mattina alle ore 11 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo di
L’incontro è stato guidato dalla giornalista del Messaggero Sandra Cervone che ha introdotto gli ospiti: Rosario Cienzo responsabile della sede lilt di Gaeta, Lucia Testa nutrizionista, Fabio Ricci senologo, direttore clinico Breast Unit dell’ospedale santa Maria Goretti di Latina, Maria Luisa Simone Delega alle Pari Opportunità, Alessandro Novaga responsabile Lilt per i rapporti con enti e istituzioni.
A livello territoriale si sono raggiunti importanti traguardi riguardo la possibilità concreta di guarigione, un messaggio importante che sa dare speranza a tutte le donne che in questo momento si trovano ad affrontare la malattia. L’importante è conoscere, parlarne, affidarsi agli specialisti e seguire le loro indicazioni e quindi prevenire nella maniera idonea. La sede lilt di Gaeta mette a disposizione i suoi volontari per garantire a tutti coloro che si presenteranno l’adeguato sostegno e l’informazione necessaria anche per eseguire tutti gli esami necessari.
Interessante è stato l’apporto della nutrizionista Lucia Testa che ha illustrato graficamente in modo chiaro e preciso quanto importante sia seguire uno stile di vita sano associato ad una dieta mediterranea. L’importanza del preferire frutta e verdura, cereali, alimenti integrali, l’olio d’oliva, il pesce, proprio perché conoscere cosa si mangia aiuta certamente a vivere meglio. Per ciò che riguarda la carne ha sottolineato che non esistono cibi pro o contro il tumore, è solo necessario saper mangiare adeguatamente attenendosi ad un alimentazione varia ed equilibrata “spendendo più tempo in cucina” evitando i cibi pronti. Ha esortato ad essere sempre cauti sui consigli divulgati in rete e rivolgersi sempre a degli specialisti che posso dare in modo personalizzato il loro apporto professionale. L’alimentazione ha un ruolo importante nel benessere della persona e altrettanto nella fase di ripresa post intervento di tumore al seno.
Presenza illustre il dottor Fabio Ricci che ha spiegato come le tecniche d’intervento si sono modificate nel tempo e come si sia affrontato un cambiamento culturale in relazione al non necessario intervento di asportazione completa del seno: organo femminile di un valore fondamentale nella vita di una donna, rappresentante la sua immagine corporea e quindi ne identificatore della femminilità. Attraverso una serie di dipinti raffigurati seni di donne ha illustrato anche come la storia pittorica, in alcuni dipinti, ci mostrava donne malate di cancro al seno che poi sono morte poco: ovviamente nulla se ne sapeva. Ha esortato le donne ai periodici controlli raccomandati per poter proprio avere quell’alta percentuale di guarigione dal tumore qualora dovesse essere diagnosticato.
Presenti anche alcune donne che hanno lottato e stanno lottando contro il tumore al seno per essere quel messaggio importante che la malattia può essere sconfitta e che prevenire vuol dire appunto vivere.
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