Vacanze finite per gli studenti italiani. La prima campanella del
nuovo anno scolastico ha già suonato in alcune regioni italiane. I
primi a tornare in classe sono stati gli studenti della provincia di
Bolzano (il 5 settembre), mentre i più ‘fortunati’ saranno i pugliesi
in aula il 17 settembre (in alcune scuole le lezioni sono iniziate
prima, secondo scelte deliberate in autonomia dalle singole
istituzioni scolastiche). Sul filo di lana è arrivato un pacchetto di misure del valore di 400 milioni di euro varato dal Governo per “dare risposte ai problemi della scuola italiana”, come
dichiarato dal premier Letta. Il provvedimento prevede, in primis, l’accesso a materiali didattici e contenuti digitali in modo rapido e senza costi per gli studenti italiani stanzia grazie ai 15 milioni, spendibili subito, per la connettività wireless nelle scuole secondarie . Sei milioni sono destinati, poi, per il 2014 a borse di studio per gli studenti
iscritti alle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e
coreutica, erogate in base alla condizione economica e al merito
artistico. Per frenare il ”caro libri” il decreto legge prevede che, per quest’anno scolastico, gli studenti possano utilizzare liberamente libri di testo nelle edizioni precedenti
”purché conformi alle indicazioni nazionali”. Il provvedimento
prevede poi uno stanziamento complessivo di 8 milioni (2,7 per il 2013 e 5,3 per il 2014) per finanziare l’acquisto da parte di scuole secondarie o reti di scuole di libri di testo ed e-book da dare
in comodato d’uso agli alunni in situazioni economiche disagiate.
Cambiano, inoltre, le regole sui tetti di spesa dei libri di testo che, d’ora in poi, dovranno essere approvate dai dirigenti scolastici. Invece i testi consigliati potranno essere richiesti agli studenti solo se avranno carattere di approfondimento o monografico. L’adozione dei
testi scolastici diventa facoltativa: i docenti potranno decidere di
sostituirli con altri materiali. È prevista, infine, la definizione di
un piano triennale di immissioni in ruolo di personale docente e Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario)
per gli anni 2014/2016 che terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti.
Il finanziamento sarà in parte coperto dalle accise sugli alcolici.