Chiunque abbia una stufa a pellet in casa si sarà ritrovato a fare i conti con la cenere: buttarla è uno spreco, ecco perché è una grande alleata.
Il riscaldamento, in inverno, riveste un ruolo essenziale nelle nostre case. Garantire la temperatura ideale è fondamentale per una questione di salute e di vivibilità degli ambienti e, ovviamente, per tenerci al caldo nelle giornate più gelide. Sempre più persone apprezzano le stufe a pellet, ma poi si ritrovano a fare i conti con la cenere: smetti di buttarla, può diventare una grande alleata.
Spesso più economico dei classici metodi di riscaldamento e più ecologico, il pellet può essere la soluzione ideale per tenere la casa al caldo senza spendere una fortuna. Attenzione, però, alla cenere: perché buttarla quando possiamo servircene in modo furbissimo? Andiamo a scoprire come impiegarla e perché: vi stupirete di non averci pensato prima.
Pellet, ho smesso di buttare la cenere: ora la uso così
Come sappiamo, il pellet è, in parole semplici, un combustibile che si ricava dal legno. In genere, quando acquistato per la stufa, lo troviamo sotto forma di piccoli cilindri, comodi da usare e dosare. Una volta bruciato, si trasforma, ovviamente, in cenere che andiamo a rimuovere per garantire funzionalità ed efficienza della stufa stessa. Ma, perché sprecare questo composto considerato, erroneamente, solo di scarto?
Pochi sanno che la cenere ricavata, soprattutto quando si sfrutta un pellet di qualità, può essere riutilizzata in modo furbo. Per cosa? Per concimare il nostro terreno o le nostre piante. Questa, infatti, si rivela un fertilizzante naturale che andrà a proteggere dal freddo, oltre che nutrire grazie alle sostanze contenute.
Ma non solo. A quanto pare, la cenere del pellet svolge anche un’importante funzione antiparassitaria se così sfruttata, tenendo alla larga formiche, lumache e simili. Basterà, dunque, raccoglierne una quantità adeguato da andare poi mescolare al classico compost che utilizziamo per le nostre piante, e “spargerlo” come facciamo di solito.
Non solo otterremo un composto protettivo e nutriente per le nostre piante a costo zero, ma andremo anche a ridurre l’accumulo di rifiuti e, così, tuteleremo l’ambiente. Una soluzione economica e furba che di sicuro vale la pena provare, soprattutto con il freddo invernale che mette a dura prova le nostre piante e i nostri fiori.