Primarie PD: il matrimonio Mitrano-Rosato non decolla


Le elezioni primarie del PD dello scorso 30 aprile a Gaeta hanno dato una serie di indicazioni interessanti, che ci danno un primo quadro d’insieme in relazione alle elezioni amministrative, ormai alle porte.
La buona affermazione della mozione Orlando, che ha superato ampiamente la media nazionale, ha messo in luce l’ottimo lavoro della Segretaria dei Giovani Democratici Roberta Pierro, che a soli 20 anni ha sfiorato (per un pugno di voti) l’elezione all’Assemblea Nazionale.
Il distacco dalla mozione Renzi è stato di soli 100 voti. Davvero nulla se si considera che a sostegno di questa, l’ormai isolata Pina Rosato ha dovuto far intervenire l’amministrazione di centro-destra al completo. Hanno votato infatti anche assessori, consiglieri comunali di maggioranza eletti e candidati delle liste di Mitrano seguiti dalle loro “truppe di quartiere”.
Da un lato questo è indice ulteriore dell’isolamento della Rosato, a cui non giova la mutazione genetica del PD, dall’altro è sintomo di una certa difficoltà dello stesso sindaco Mitrano che fa intervenire, oltre ai suoi congiunti, il “cordone sanitario” di Forza Italia con tutte le sue prime linee, con il risultato di una vittoria risicata.
E pensare che alcuni tra i miei attuali sostenitori hanno votato la mozione Renzi, manifestando il voto di opinione piuttosto che l’opportunità politica. Dunque, se si escludono i voti di opinione per Renzi, e quelli di Forza italia e di tutto il centro destra, e ancora quelli della mozione “Michele Emiliano”, Pina Rosato e la sua frangia di neodemocratici si è rivelata in palese minoranza.
Evidentemente questo matrimonio non è stato un affare, e le prossime amministrative ci diranno di più.
    

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