Il prossimo 15 luglio sarà pubblicato su alcuni quotidiani l’avvio della raccolta di “manifestazione di interesse” per il primo lotto della porzione dismessa del deposito Eni di Gaeta.
Lo stesso giorno sarà visibile sul sito la documentazione di base (immobiliare ed ambientale) per rendere edotti gli eventuali interessati in modo che possano procedere a manifestare l’interesse per la proprietà proposta. L’area interessata è ubicata nel territorio comunale di Gaeta, nelle zone D4 per 48mila mq. e “D5” per 11.600 mq del Piano Regolatore Territoriale Consortile.
In tali aree per la Zona “D.4” si prevede una destinazione per attività polifunzionale ed attività di servizio alla produttività mentre per la zona “D.5” sono previsti nuovi insediamenti di attività produttive, artigianali, di deposito e di movimentazione portuale.
“La riqualificazione – spiega il Sindaco Cosmo Mitrano – programmata dalla nostra Amministrazione in questi anni, rientra in una nuova visione urbanistica della zona e di tutto il territorio cittadino. Oggi raccogliamo i risultati che possiamo definire epocali, grazie ad una stretta e proficua sinergia con Eni e Consind, in un clima di aperto confronto e costruttivo dialogo che si concretizza con la manifestazione d’interesse del primo lotto”.
La presenza di serbatoi sulla piana di Arzano presupponeva, in base al Piano Regolatore Generale del 1973, uno sviluppo industriale della città che non si è mai realizzato. “Riacquisire quindi una vasta area in quella zona – aggiunge il primo cittadino – significa ridare al territorio opportunità in termini di crescita economica, produttiva ed occupazionale. La demolizione di oltre 35 serbatoi in acciaio all’interno del Deposito Costiero Eni, delle due ciminiere e la conseguente bonifica dell’area, consente di dare il via ad nuovo corso urbanistico-progettuale”. Un complesso iter che in questi anni ha portato alla riqualificazione complessiva della zona interessata e che ha visto impegnata l’Amministrazione Mitrano nel chiedere ed ottenere la definizione della perimetrazione dell’area già nella prima riunione avvenuta nel novembre 2012.
“Un’area strategica per lo sviluppo del Comune di Gaeta – aggiunge il primo cittadino – che potrà essere utilizzata in vari ambiti del settore terziario ed essere altresì di sostegno alle attività portuali consentendo di realizzare un retroporto che sarà di supporto all’offerta commerciale dello scalo gaetano. Inoltre con Eni abbiamo raggiunto l’accordo per l’acquisizione gratuita al Patrimonio comunale dell’antico Monastero di Zannone, sito all’interno dell’area industriale. Dunque alla riqualificazione del nostro territorio aggiungiamo anche la valorizzazione dei suoi tesori storici e culturali, nell’ottica di una progettualità di crescita di ampio respiro della città prendendo in considerazione ogni sua potenzialità. Le importanti decisioni prese nei diversi incontri con i vertici Eni e Consind, – conclude Mitrano – hanno ben delineato il percorso e le specifiche tappe del complesso iter che oggi raggiunge un punto fondamentale e che a breve consentirà di valorizzare un’area strategica avviando un processo di crescita socio – economica del nostro territorio e dell’intero Golfo di Gaeta”.