“Lo scorso week-end, certamente (e favorevolmente) complice lo splendido clima, la città di Gaeta si è riempita di visitatori fin dal mattino, e pertanto era facilmente pronosticabile che la stessa moltitudine di persone e di autovetture sarebbe rimasta fino all’accensione delle luminarie, creando non poche difficoltà al traffico veicolare e legittime preoccupazioni a chi teme assembramenti privi di controlli.
Non sembra essere dello stesso avviso l’Assessore Matarazzo, che si è immediatamente fiondato a difendere il proprio operato contro le critiche espresse a mezzo “social” dai sottoscritti. Eppure nel suo stesso comunicato stampa emerge chiaramente quanto approssimativa, se non proprio carente, sia stata la gestione del traffico e dei controlli sul territorio. Affermare testualmente che “alle 18,45 mi sono arrivate due segnalazioni dell’aumento del traffico a Gaeta Medievale; mi sono prontamente attivato avvertendo subito il Comando di Polizia locale affinché intervenisse bloccando il traffico all’altezza dell’ufficio postale per risolvere l’ingorgo che si era creato” significa esattamente questo: programmazione degli interventi pressoché nulla, sebbene fosse il tutto ampiamente prevedibile.
L’Assessore Matarazzo avrebbe dovuto essere ancor più previdente, poiché la coincidenza delle belle giornate con l’accensione delle luminarie avrebbe amplificato il problema, e quello dei controlli della Polizia Locale (oltre che la sollecitazione di altre forze di polizia) era impegno assunto con Delibera del Consiglio Comunale (incaricare l’Assessore alla Polizia Locale ad adottare ogni iniziativa utile in materia di vigilanza e di controllo necessaria per prevenire, contenere e contrastare i rischi derivanti dalla diffusione del Covid-19).
Questi i fatti. A poco servono le “lagnanze social” postume dell’Assessore Raffaele Matarazzo, che non trova di meglio che apostrofare chi ha messo in evidenza questa carenza con lo stile ormai tipico di questa Amministrazione, un vero marchio di fabbrica: l’offesa. Dopo aver parlato dei “soliti noti, pronti a puntare il dito e pronunciare sentenze sull’accaduto senza essere presenti, ma da lontano col cellulare in mano”, in un commento successivo – con uno stile perfino più elegante del solito – parla di “sciacalletti da tastiera sempre pronti a sputare sentenze e a spargere fango”. È lampante come a questa amministrazione, dal vertice ai comprimari, la critica (politica, mai personale) risulti indigesta e vada pertanto trattata con insulti, offese e minacce neanche troppo velate.
Se questa è la cifra con cui questi politici sanno esprimersi, è del tutto fuori luogo scomodare un gigante della nostra cultura come Fabrizio De Andrè, come ha fatto proprio l’Assessore Matarazzo, citando i versi di “Bocca di rosa”. I sottoscritti, sommessamente, consigliano all’Assessore di evitare simili raffronti. Bocca di Rosa nell’immaginario dell’autore era una prostituta; figura, questa, che in politica trova sempre fulgidi esempi. Intelligenti pauca.”
Nota stampa dei consiglieri comunali Scinicariello e De Angelis
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