“Il Consiglio regionale del Lazio ha deliberato di farsi promotore presso il Ministero della Cultura di tutte le attività necessarie perché il complesso dell’ex “Pro Infantia” di Terracina sia dichiarato come sito d’interesse culturale con l’apposizione di uno specifico vincolo storico culturale”.
Così Gaia Pernarella, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, prima firmataria della mozione sottoscritta anche dal consigliere del Partito Democratico Enrico Maria Forte e dal consigliere di Europa Verde Marco Cacciatore.
“Questa mozione approvata dal Consiglio regionale – afferma Pernarella – si inserisce in un percorso che il Consiglio ha già condiviso sin dal 21 Aprile di un anno fa quando votò all’unanimità l’ordine del giorno con cui si impegnava la Giunta regionale a coadiuvare e portare a definizione il riconoscimento di notevole interesse pubblico del sito che due anni fa rischiò di essere demolito prima del salvifico intervento della Magistratura.
Da allora – continua la consigliera del Movimento 5 Stelle – non ci siamo fermati: è in corso un dialogo tra Regione Lazio e Ministero della Cultura e da Luglio 2021 il complesso della ex “Pro Infantia” rientra tra le cose immobili la cui edificazione risale ad oltre 70 anni fa ed è dunque sottoposto alle disposizioni della Parte II, Titolo I, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio fino a quando non sia stata effettuata la verifica dell’interesse culturale che a nostro parere sussiste pienamente da più punti di vista. Oltre infatti a rappresentare una precoce esperienza di architettura razionalista a Terracina e nell’area pontina che prefigura quanto avverrà, dal 1932 al 1939, con le “Città di Fondazione”, una delle pagine più significative dell’urbanistica e dell’architettura italiana e internazionale del XX secolo, il complesso donato dal Senatore Raffaele Bastianelli, medico chirurgo, docente universitario, autore di saggi e presidente della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, è caratterizzato da elementi di interesse che consentono di riconoscerlo, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, come un “bene culturale”.
Insomma – conclude Pernarella – la Pro Infantia per caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche proprie rappresenta per Terracina quel tipo di immobili e di aree che hanno assunto un significato e un valore identitario del territorio a cui appartengono e che sono state percepite come tali dalle popolazioni insediate in quei luoghi”.
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