L’ecoturismo è in grado di combinare armonicamente sviluppo territoriale e salvaguardia del patrimonio naturale e quindi offre un’opportunità per innalzare il livello qualitativo del turismo nel Mediterraneo.
È questa la convinzione che ha spinto 60 rappresentanti di 20 aree protette del Mediterraneo, tra le quali il Parco Riviera di Ulisse, a partecipare alle giornate di formazione svoltesi a Spalato per il progetto DestiMED (https://DestiMED.interreg-med.eu/) nell’ambito del programma europeo Interreg MED.
DestiMED è un progetto di cooperazione transnazionale finanziato dall’Unione Europea mediante il programma Interreg MED, volto a mettere a punto, gestire e promuovere un nuovo modello di ecoturismo, in grado di stimolare lo scambio culturale e offrire ai visitatori un modo nuovo di vivere il rapporto con la natura.
Il Parco Riviera di Ulisse, vincitore di apposito bando regionale, e le altre aree protette che hanno partecipano all’iniziativa, metteranno a punto dei pacchetti ecoturistici innovativi, testeranno standard di qualità, metodi di monitoraggio omogenei e svilupperanno delle linee guida per la gestione del turismo sostenibile. I pacchetti, saranno poi integrati nell’offerta turistica della rete MEET (Mediterranean Experience of Eco-Tourism), un’associazione no profit istituita con l’intento di promuovere un sistema di governance regionale per il coordinamento, lo sviluppo e la promozione dell’ecoturismo nelle aree protette del bacino del Mediterraneo.
L’incontro di Spalato, in particolare, ha rappresentato un’occasione per perfezionare le competenze di marketing e comunicazione e per conoscere uno strumento innovativo di misurazione dell’impatto ambientale dell’offerta turistica, sviluppato in collaborazione con il Global Footprint Network, che contribuirà a ridurre l’impronta ecologica dei visitatori.
Un aspetto molto importante del progetto è insito nel suo stesso percorso formativo poiché contempla la costruzione di un organismo operativo collegiale (il LEC “Local Ecotourism Cluster”) composto da Parco, tour operator e i vari “portatori d’interesse” del settore turistico che si impegnano ad elevare i propri standard turistico-ambientali.
Il Presidente del Parco, Davide Marchese, presente a Spalato, dichiara: “Il Progetto DestiMED può avere una ricaduta socio-economica rilevante nel territorio che gravita intorno al Parco. Ora si tratta di fare davvero un salto di qualità, mettendo da parte i personalismi e gli interessi di parte. La Riviera di Ulisse, con tutta l’area aurunca, possiede tutte le risorse ambientali, storico-architettoniche e socio-culturali per divenire un modello di un turismo esperienziale ecosostenibile, mettendo in moto un processo che può avere ricadute importanti a livello occupazionale. Si pensi, ad esempio, alle opportunità che si possono creare per i ragazzi formati dall’istituto alberghiero Celletti di Formia. Bisogna però lavorare, e tanto, necessariamente su un progetto che ci rende unici nel panorama turistico internazionale. Per essere scelti dal turista nord europeo, americano o asiatico dobbiamo raccontare una storia che sia realmente unica e irresistibile“.
I pacchetti DestiMED, già valutati lo scorso autunno da esperti di tutto il mondo, saranno sottoposti a un secondo ciclo di test a partire dal prossimo aprile. Ulteriori test sono previsti nel corso dell’anno.
Anche il Parco Riviera di Ulisse sta predisponendo un suo pacchetto che sarà testato alla fine del mese di maggio. Gli esperti forniranno al LEC una prima e importante valutazione utile a delineare il percorso migliore per veicolare quanto di bello abbiamo da offrire, soprattutto investendo nel capitale umano e nella eco-sostenibilità.
Nella giornata di giovedì 22 marzo alle ore 16:00 presso il LabTer del Parco a Scauri (area ex Sieci) ci sarà il secondo incontro formativo. Gli interessati possono intervenire e valutare la proposta.
I partner di DestiMED sono: Regione Lazio (capofila), Centro per la cooperazione nel Mediterranio della IUCN, MedPan, Federparchi, WWF Adria, WWF Mediterraneo e Agenzia nazionale delle aree protette (NAPA) in Albania.