Nel 2105 il Movimento ha partecipato all’EXPO di Milano proponendo un nuovo modello di sviluppo per uscire dalla crisi basato sulla forza delle donne. Dagli studi a supporto di questo modello è emerso che nei periodi difficili le donne creano lavoro e combattono in modo positivo con idee che possono rivoluzionare la gestione del territorio. In quell’occasione sono stati prodotti la Carta delle Donne ed il Patto per le donne, sottoposti ai Comuni italiani per l’adesione. A breve questi documenti saranno approvati e adottati anche dal nostro Comune con delibera di Giunta.
“Aderire significa promuovere la lotta contro il femminicidio – spiega l’Assessore alla Cultura Francesca Lucreziano – contro ogni discriminazione e ogni forma di violenza tutti i giorni. La panchina rossa simbolo del progetto è itinerante: sarà presente ad ogni evento promosso dal Comune nell’ambito di questa campagna permanente di sensibilizzazione. La panchina rossa ha fatto la sua prima apparizione durante la kermesse Vivil’Arte, nel corso dell’incontro confronto sull’universo Donna e sulla grave problematica del femminicidio, tenutosi l’8 marzo Giornata Internazionale della Donna presso la Chiesa Cristiana Avventista. L’evento è stato promosso dal nostro Assessorato con la collaborazione di Maria Rosaria Sasso esperta nella gestione dei conflitti, responsabile dello Sportello Mediazione Familiare del Comune di Gaeta, unico in tutto il Golfo; dell’artista Antonella Magliozzi; della scrittrice Sara Furnari, della ballerina Antonella Carpino e del gruppo musicale Ritmi Briganti”.
Seconda tappa del percorso di sensibilizzazione, dunque, il 13 aprile u.s., quando, in occasione della presentazione del libro di Arianna Crocco, la panchina rossa è stata posizionata nell’atrio del Palazzo Comunale. “Un diario coraggioso di una donna, una splendida rinascita dopo la violenza – si legge nelle recensioni di Ombre sotto il letto – Una storia vera, un racconto che si dipana in una quotidianità che andrà sgretolandosi tra le mani del lettore, fino a trasformarsi in un fosco incubo. Il naufragio del suo matrimonio, costringerà Sofia a mettersi sulle tracce di quel sè che reclama di essere riconosciuto e ricostruito per tornare a vivere. Una rosa impazzita, che colta da uno strano impulso di autodistruzione aveva rivoltato le sue spine verso se stessa e se le era conficcate una dopo l’altra nei suo steli. Impossibile far tacere quella voce che trascina il lettore a una riflessione sulla posizione della donna nella società, sulle molteplici forme di violenza ancora così presenti e troppo spesso pericolosamente taciute. Una storia di riscossa, di rivincita, la storia di una metamorfosi, perché tutto, anche la sofferenza più grande, può essere trasformata”.
L’autrice, alla presenza dell’Assessore Lucreziano, della collaboratrice del Sindaco delegata alle Pari Opportunità Lucia Maltempo e delle associazioni del territorio, ha letto “tra le righe” del suo libro, dando vita ad un interessante dibattito.
“La panchina rossa – ricorda Lucreziano – accompagnerà anche gli incontri sull’educazione all’affettività che saranno tenuti da mediatori scolastici e psicoterapeuti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, con la collaborazione di tutte le associazioni che lottano contro la violenza e la discriminazione.
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