Le Province italiane sembravano abolite, eppure fino a domenica 12 ottobre le urne elettorali saranno aperte per votare i nuovi presidenti provinciali. Cittadini pronti a votare, quindi? Niente paura. Si tratta di elezioni di secondo grado, nelle quali cioè a votare sono solo sindaci, consiglieri comunali e consiglieri provinciali uscenti, preventivamente ripartiti in classi demografiche di appartenenza ai fini del calcolo del voto ponderato.
Saranno eleggibili alla carica di presidente i sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data di svolgimento delle elezioni, mentre alla carica di consigliere provinciale saranno eleggibili sia i sindaci che i consiglieri comunali del territorio. Soltanto in sede di prima applicazione della legge sono eleggibili alla carica di presidente e di consigliere provinciale, ma senza diritto di voto, i consiglieri provinciali uscenti.
In lizza un buon numero di candidati unici, candidati appoggiati da tutti i partiti ma anche candidati dello stesso partito che si combattono accanitamente: è il caso di Frosinone con solo due candidati alla presidenza, entrambi Pd. Uno, Enrico Pittiglio, sindaco di San Donato Val di Comino, l’ altro, Antonio Pompeo, primo cittadino di Ferentino. Situazione simile a Massa-Carrara tra Alessandro Volpi, sindaco di Massa, e Narciso Buffoni, sindaco di Montignoso: il primo renziano, il secondo cuperliano. Sessantaquattro le amministrazioni coinvolte, di cui otto città metropolitane.
Fibrillazione anche a Latina: in corsa Cosmo Mitrano, sindaco di Gaeta da maggio 2012, candidato da Fi, Fdi e Ucd, ed Eleonora Dalla Penna, sindaco di Cisterna da giugno 2014, sostenuta dal Pd e dal Ncd.