Quando l’eredità va alla suocera: il caso previsto dalla legge italiana

L’idea di concedere tutti i propri beni alla suocera potrebbe far rabbrividire tantissimi italiani, ma la legge prevede questa possibilità. Quando?

Il rapporto con la suocera è da sempre interpretato come un legame critico, per via dei tanti sentimenti conflittuali che possono venire a galla fra le parti quando la genitrice ha a che fare con la moglie del figlio o il marito della figlia. Al di là dei mille e spesso sciocchi stereotipi che caratterizzano il racconto di questi rapporti, è indubbiamente possibile dover mettere in conto incomprensioni e attriti.

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Quando l’eredità va alla suocera: il caso previsto dalla legge italiana-Gazzettinodelgolfo.it

L’affetto che può legare una nuora o un genero a una suocera potrebbe infatti essere contaminato da sentimenti reattivi come la gelosia, il sospetto e la competizione più o meno inconscia. Ecco perché uno scontro con le suocere è considerato il più delle volte come un effetto probabile o comunque da mettere in conto.

Eredità alla suocera: ecco quando potrebbe accadere davvero

In generale, la tua suocera non è considerata un erede legittimo secondo la legge italiana, poiché il vincolo che si viene a formare fra nuora o genero e suocera è di affinità, e non di sangue. L’affinità è un vincolo che si instaura appunto tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge. Più precisamente, la suocera è considerata un’affine di primo grado per il genero o la nuora… Tuttavia, bisogna considerare alcune situazioni in cui i beni da lasciare in eredità potrebbero finire in mano alle suocere!

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Eredità alla suocera: ecco quando potrebbe accadere davvero-Gazzettinodelgolfo.it

Secondo la legge italiana, i beneficiari dell’eredità sono determinati dalle norme sulla successione legittima e testamentaria. Con la successione legittima si configura quella fattispecie che si applica quando il defunto non ha lasciato un testamento. In base a tale circostanza, gli eredi sono determinati secondo un ordine di parentela stabilito dal codice civile italiano. I principali beneficiari includono il coniuge (che ha diritto a una quota variabile a seconda della presenza di altri eredi) e i figli (che dividono l’eredità con il coniuge; in assenza di coniuge, invece, prendono tutto).

Se non ci sono figli, i genitori o gli ascendenti del defunto possono ereditare una parte del patrimonio. Poi, se non ci sono figli, coniuge o genitori, scatta la possibilità di ereditare per fratelli e le sorelle. Infine, in mancanza di eredi diretti, l’eredità può andare ad altri parenti fino al sesto grado.

In assenza di eredi legittimari (come coniugi, figli o altri parenti stretti), i beni potrebbero dunque essere distribuiti secondo le norme della successione legittima. Tuttavia, la suocera non rientra tra gli eredi legittimi in assenza di disposizioni testamentarie specifiche. Quindi per arrivare alle suocere, l’eredità deve essere supportata dal testamento.

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I casi reali dove l’eredità va alla suocera-Gazzettinodelgolfo.it

Nel documento va specificata la quota del patrimonio che si vuol destinare alla madre del coniuge. Per il TFR, invece, gli affini sono compresi come possibili eredi in mancanza di congiunti e parenti di sangue. Dopo figli e mogli e parenti fino al terzo grado, la legge prevede che il trattamento di fine rapporto possa andare agli affini entro il secondo grado, cioè soggetti che fanno parte della famiglia del coniuge.

Quindi suocero o suocera del titolare, figlio o figlia o nipote del coniuge e cognato o cognata. Ciò è possibile perché la pensione di reversibilità, che viene erogata ai parenti del soggetto defunto, l’indennità di anzianità, il TFR ed eventuali polizze vita non sono interpretati come beni che fanno parte dell’eredità legittima.

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