Lui è un uomo che si ama o si odia ma su qualcosa non bada assolutamente a spese. Ecco l’accessorio che non manca mai e costa una follia! Non lo avresti mai detto.
Il nuovo presidente degli Stati Uniti D’America è Donald Trump e dedica una attenzione molto particolare per quanto riguarda un accessorio. Il costo che riesce a spendere è davvero altissimo. Parliamo di vari zeri. Ma come mai ha questa passione e soprattutto dove acquista questo accessorio particolare?
Questo accessorio tanto semplice è stato al centro di discussioni, polemiche e perfino di aste che ne hanno alzato il valore fino a cifre inaspettate. Insomma dietro ad un singolo accessorio c’è molto di più. E voi avete capito di che cosa stiamo parlando? Andiamo a vedere!
Il costo incredibile per un accessorio particolare
Se pensi a Trump, cosa ti viene in mente? Oltre ai capelli (ammettiamolo, ci abbiamo pensato tutti), spicca quel nodo perfetto e la lunghezza spesso discutibile della sua cravatta. Troppo lunga, dicono molti, ma per Trump è parte di una strategia d’immagine consolidata nel tempo. Che piaccia o meno, il marchio Trump ha sempre puntato sull’impatto visivo, e la cravatta è diventata parte integrante di questa “divisa”.
Non è solo una questione estetica: le cravatte Trump hanno anche un risvolto commerciale. Già, perché oltre a indossarle, l’ex presidente ha messo il suo nome su una linea di accessori prodotti per anni con il marchio “Donald J. Trump Signature Collection”. Queste cravatte, vendute nei grandi magazzini americani, erano simbolo di lusso accessibile… almeno finché sono state tolte dal mercato.
Ma ecco il colpo di scena: pur promuovendo il “Made in America” con fervore politico, le cravatte della collezione Trump erano spesso prodotte in Cina o in Bangladesh. Un fatto che non è passato inosservato ai critici, che hanno trasformato queste cravatte in un simbolo di contraddizione tra parole e azioni. Nonostante ciò, proprio questa polemica ha accresciuto l’interesse attorno al prodotto, rendendolo un oggetto da collezione per appassionati e detrattori.
Alcuni pezzi sono addirittura comparsi su piattaforme come eBay, dove il valore di una cravatta Trump può variare dai pochi dollari fino a centinaia, soprattutto se l’accessorio porta una firma o è stato indossato in occasione di eventi significativi. Una cravatta con una storia, insomma.
Ma arriviamo al punto: quanto vale una cravatta di Trump? Dipende. Dal contesto, dall’origine, e dal legame con la figura dell’ex presidente. Una semplice cravatta della sua collezione originale può valere poco più del prezzo di vendita, ma se parliamo di pezzi “iconici”, le cifre si fanno interessanti. Ad esempio, una cravatta indossata durante la campagna elettorale del 2016, o in eventi mediatici rilevanti, può arrivare a cifre sorprendenti, specialmente in aste dove i collezionisti americani non badano a spese.
Uno degli episodi più curiosi risale al 2012, quando Trump mise all’asta una sua cravatta firmata per raccogliere fondi a scopo benefico. In quell’occasione, l’accessorio venne battuto a diverse migliaia di dollari. Da lì in poi, il mito delle “cravatte d’oro” è continuato a crescere.
Ma perché una semplice cravatta suscita così tanta curiosità? La risposta sta nel fatto che Trump è, nel bene o nel male, un personaggio polarizzante. Ogni dettaglio che lo riguarda assume una dimensione più ampia: la sua cravatta diventa un simbolo di potere, di successo, ma anche di contraddizioni e dibattiti culturali. E questa fascinazione si traduce in un mercato che non smette di sorprendere.
In fondo, l’interesse per queste cravatte non è solo una questione di tessuto o di moda: è una finestra su come un piccolo dettaglio può raccontare la storia di un uomo, di una politica e perfino di un Paese intero.
Eccoci qui, alla fine. La prossima volta che vedrai una cravatta troppo lunga spuntare da una giacca scura, saprai che non si tratta solo di un accessorio. C’è una storia dietro, fatta di polemiche, collezionismo e un pizzico di paradosso. Forse non ti verrà voglia di acquistare una cravatta Trump su eBay, ma chissà… quanto varrà davvero tra qualche anno?