E’ capitato a tutti di raccogliere denaro per terra, ma siamo sicuri che sia consentito trattenerlo? Ecco cosa prevede la legge.
Ognuno di noi può passeggiare per strada, anche quotidianamente, e può avere la possibilità di raccogliere denaro per terra, magari perso inavvertitamente da qualcuno. A volte può trattarsi di poche monetiche, che non cambiano certamente la vita a chi le prende, altre inve di una banconota, che può avere un valore consistente, magari non in grado di far svoltare qualcuno, ma che possono permettere di fare una piccola spesa.
In casi simili può essere naturale provare a guardarsi attorno e vedere se possa esserci qualcuno che si è reso conto dell’accaduto e sta quindi cercando quei soldi. Se ci si trova vicini a un punto vendita si può provare a chiedere all’esercente se qualcuno ha reclamato quella somma, anche se non è detto sia davvero facile risalire alla sua identità.
Spesso, però, può esserci la tentazione di trattenerlo, pensando che in fondo non si fa male a nessuno, non sapendo come rintracciare il proprietario, ma siamo davvero sicuri che questo comportamento sia consentito dalla legge?
Possiamo davvero raccogliere denaro per terra e trattenerlo?
In caso di dubbio su un comportamento da tenere è naturale chiedersi cosa preveda la legge, così da evitare di andare incontro a conseguenze negative, anche solo per disinformazione. Non è detto infatti che la soluzione si ritiene più ovvia sia anche quella più regolare.
Questo vale anche per un’azione che con ogni probabilità tanti hanno fatto almeno una volta, pensando fosse lecita, ma che in realtà non è così. Il riferimento è a quando ne abbiamo approfittato per raccogliere denaro per terra, convinti fosse impossibile trovare a chi appartenesse quella somma, per questo non si stava, almeno in linea teorica, rubando a qualcuno.
La legge in questo caso parla chiaro: chi trova dei soldi è obbligato a restituirli a chi li ha persi. Farlo non è comunque così semplice, a meno che si tratti di un portafoglio, dove è evidentemente presente un documento di identità. In questo caso è possibile rivolgersi alle autorità (Polizia municipale o di Stato, Carabinieri), in grado di ritrovare il legittimo proprietario. In alternativa, è possibile spedirlo in autonomia all’indirizzo indicato o portarlo personalmente.
Se non si sa a chi appartengano le banconote, come accade ad esempio quando si preleva e possono cadere dalla tasca, è comunque prevista la necessità di restituirli al proprietario. In questo caso c’è una procedura ben precisa da seguire e da cui non si può soprassedere.
Si deve infatti andare nell’ufficio oggetti smarriti del Comune in cui ci si trova: qui sarà effettuato un verbale in cui sarà indicato a quanto ammonti la somma e una breve descrizione dell’episodio. A quel punto sarà compito del Comune fare una ricerca apposita. Solo se nessuno dovesse rivendicare quel denaro nell’arco di un anno ci si potrà essere autorizzati a tenerlo.
Attenzione, una volta rintracciata la persona che era la proprietaria di quei soldi si avrà diritto a una ricompensa, anche se molti non lo sanno. Questa è pari a una percentuale di 1/10 della somma ritrovata se inferiore a 5,16 euro e di 1/20 se si tratta di una cifra superiore. E’ importante farne richiesta facendo riferimento al Codice Civile, non è possibile rifiutarsi.