Da oggi 1° maggio cambia il calendario di raccolta differenziata dei rifiuti per le utenze domestiche. Quali le novità che si notano:
– Per la raccolta degli scarti alimentari e organici i passaggi da giorni quattro scendono a giorni tre (martedì giovedì sabato);
– Per la raccolta del vetro i passaggi scendono da giorni due a giorni uno (mercoledì);
– Per la raccolta dell’indifferenziato, plastica e metallo, carta e cartoncino i passaggi rimangono a giorni due sia pure cambiando in parte i giorni rispetto all’attuale calendario.
Il nuovo calendario è funzionale “all’ottimizzazione del servizio porta a porta” così recita il comunicato del Comune.
Guardando il calendario si rimane sbalorditi nel richiedere ai cittadini di fare “ulteriori passi avanti per attuare una vera e propria rivoluzione culturale” tenendosi la frazione organica in casa per tre giorni consecutivi (da sabato a martedì) e i contenitori di plastica e metallo per cinque giorni consecutivi nonostante il volume (da giovedì a martedì) e anche l’indifferenziato per cinque giorni consecutivi, si pensi solo ai pannolini di bambini o degli adulti in casa (da lunedì a venerdì).
Se si vuole veramente migliorare il sistema si aumentano i passaggi o si riducono le distanze temporali dei passaggi.
Invece c’è solo una diminuzione dei passaggi che settimanalmente da dodici (due per giorno esclusa la domenica) scendono a dieci (lunedì e venerdì passaggi uno; martedì, mercoledì, giovedì sabato passaggi due) e quindi un peggioramento del servizio ancora più grave con l’avvicinarsi della stagione estiva comportante l’aumento sia delle temperature e sia della popolazione turistica.
Veramente si è fuori dalla realtà o peggio si vorrà nel prossimo futuro giustificare l’aumento della TARI giustificandolo con il potenziamento dei passaggi? D’altronde l’esperienza dell’estensione del porta a porta in Colle S. Agata, via America, Monte Tortona per una spesa ulteriore di € 151.890,00 (IVA inclusa) lo dimostra. Si parte con il sistema della “raccolta stradale organizzato” scelto dalla ditta nella sua offerta (in alternativa tra raccolta stradale organizzato o domiciliare porta a porta) per un determinato canone e poi con un aumento del costo si opta per l’alternativa del porta a porta modificando l’appalto in costanza del rapporto contrattuale.
Con determina dirigenziale n. 19/C.T.A. del 26/01/2016 ad oggetto “Potenziamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti. Impegno di spesa” il Comune di Gaeta ha assunto l’impegno di spesa di € 124.500,00 oltre IVA per € 27.390,00, per un totale di € 151.890,00 per:
– estendere il servizio “porta a porta” in parte della zona di tipo C (colle S. Agata, via America, Monte Tortona);
– introdurre per i soli mesi di luglio e agosto 2016 l’isola ecologica itinerante.
Sembra una novità positiva per noi cittadini di Gaeta ma leggendo l’appalto all’art. 2 “Servizi in appalto” il territorio comunale è suddiviso in tre zone e precisamente:
– A ove è previsto il sistema di raccolta domiciliare/condominale (porta a porta)
– B ove è previsto il sistema di raccolta stradale organizzato
– C considerata adatta per entrambi i sistemi di raccolta e in automatico destinata al sistema di raccolta stradale organizzato con facoltà per la Ditta di proporre, come miglioria nella propria offerta tecnica, l’estensione del sistema della zona A cioè il domiciliare/condominale (porta a porta).
Dunque la zona di tipo C é già considerata all’interno della zone A o B lasciando la scelta alla Ditta nell’ambito della propria migliorativa offerta tecnica.
Dunque non si tratta di un servizio nuovo essendo previsto nell’appalto e dovendo la Ditta, qualora lo volesse, indicarlo nella propria offerta migliorativa e ciò significa che il suddetto impegno di € 151.890,00 deve essere considerato nell’importo dell’appalto e non una ulteriore spesa a carico della cittadinanza.
Nemmeno si può considerare adeguamento del canone contrattualmente definito poiché non vi è aumento delle utenze né oneri derivanti da nuove normative per l’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto (art. 8 Modifiche ed ampliamenti dei servizi – Adeguamento canone) e nemmeno va considerato “Interventi d’urgenza” o “Servizi occasionali” come definiti contrattualmente agli articoli rispettivamente 44 e 45.
Ancora una volta è aggravata la posizione del contribuente Gaetano tenuto a pagare maggiorato il servizio raccolta rifiuti differenziata già previsto in appalto e quindi già dallo stesso sostenuto solo perché si decide di cambiare il sistema di raccolta rispetto a quanto definito in appalto e accettato dalla Ditta.
Ritornando al tema del nuovo calendario di raccolta differenziata per le utenze domestiche si deduce ulteriormente: minori passaggi (due) implicano minori costi per mano d’opera, automezzi e carburante.
La sbandierata riduzione della TARI per le utenze domestiche dall’anno 2016 discende anche da questa deduzione?
Ancora una volta siamo a chiedere alla Amministrazione Comunale (sempre forte è la curiosità) di sapere l’entità dei ricavi provenienti dal recupero e dalla vendita dei rifiuti differenziati spettante al Comune e all’Appaltatore come previsto dall’art. 10 dell’appalto e aggiungiamo qual’è il risparmio derivante dalla succitata riduzione di due passaggi settimanali?
Questo risparmio comporta la revisione del canone ai sensi dell’art. 7 del capitolato d’appalto?
La raccolta dei rifiuti è un servizio, insieme agli altri, descritto nel capitolato d’appalto il quale all’art. 24 “Orari e periodicità dei servizi” recita “L’orario di inizio e fine dei servizi sarà proposto dalla ditta nel progetto-offerta. Per esigenze di carattere straordinario e contingente l’orario di espletamento dei servizi potrà essere temporaneamente modificato”.
Nel caso in esame la modifica si suppone permanente e comunque priva del carattere straordinario e contingente ma ugualmente viene posta in essere dal 1° maggio modificando ancora una volta le condizioni contrattuali. A conclusione, forte è la curiosità di sapere l’entità dei ricavi provenienti dal recupero e dalla vendita dei rifiuti differenziati spettante al Comune e all’Appaltatore come previsto dall’art. 10 dell’appalto. L’amministrazione Mitrano con i continui cambi di poltrone non si accorge che sta amministrando male la città di Gaeta, spolpando i cittadini a fronte di un peggioramento dei servizi essenziali.
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