E’ notizia delle ultime settimane la mobilitazione di massa dei pendolari del servizio relativo alla tratta ferroviaria FL7, che collega Minturno con Roma via Formia, mediante l’inoltro massiccio di reclami nei confronti della società Trenitalia.
Assistiamo ancora una volta al già consolidato atteggiamento di Trenitalia che mette in primo piano gli interessi economici rispetto alla qualità del servizio e della vita degli utenti e lavoratori del comparto, i quali sono costretti a subire sistematicamente le strategie aziendali e gli accordi regionali, fatti questi tutti denunciati a più riprese sui media locali e nazionali.
Infatti, a seguito dell’ennesimo cambio orario avvenuto nel mese di marzo scorso, ancora sono evidenti e pesanti i disagi della utenza che vanno da allungamenti dei tempi di percorrenza per Roma sino a 20 minuti per tratta, a sovraffollamenti massicci a causa dello scarso e ridotto materiale viaggiante.
Ebbene i pendolari hanno deciso di percorrere la strada del reclamo massiccio nei confronti dei quali assistiamo da parte della società Trenitalia ad uno sforzo immane, al fine di dare riscontro in tempi rapidissimi con elaborate e ciclostilate risposte nelle quali ci si limita ad un efficiente “scarica barile” delle proprie responsabilità.
Si comincia con il precisare che “l’offerta commerciale e quindi il volume complessivo dei servizi è stabilito dalle Regioni, alle quali la vigente legislazione ha demandato le competenze in materia di trasporto pubblico locale” per ulteriormente precisare che “attraverso il Contratto di Servizio stipulato con Trenitalia (ndr e la Regione Lazio)”, – vengono definiti “i collegamenti da assicurare, stabilendo anche tipologia e dimensioni dei convogli, tenendo conto delle indicazioni che vengono dalle associazioni dei consumatori e dai comitati dei pendolari.”
Quindi i disagi, che sono sotto gli occhi di tutti in questi giorni nonché nelle caselle elettroniche di Trenitalia mediante i detti reclami, sono solo ed esclusivamente responsabilità della Regione Lazio che non ha ritenuto o potuto garantire un servizio adeguato alla utenza.
Parte attiva in tutto ciò, sempre secondo Trenitalia, avrebbero le associazioni dei consumatori e i comitati dei pendolari che hanno come unica responsabilità quella di aver più volte e in più sedi segnalato le evidenti storture del sistema, peccato che quanto segnalato non sia stato tenuto in debito conto da chi avrebbe dovuto predisporre il migliore servizio possibile.
Ebbene ribadiamo, ancora una volta, che le associazioni dei consumatori e i comitati dei pendolari in questi ultimi mesi hanno dimostrato senso di responsabilità nel evidenziare e denunciare le problematiche del servizio ferroviario che va di pari passo con l’impegno di Trenitalia nel predisporre un servizio inefficiente.
E’ il caso di ricordare che i pendolari e le associazioni segnalano problemi e disagi ma poi sono Trenitalia e Regione che debbono trovare le soluzioni, soprattutto in questo caso laddove appunto si è deliberatamente scelto di impostare il dialogo con le rappresentanze dell’utenza non nel senso della concertazione e partecipazione ma nella direzione della imposizione di un servizio/orario che è evidente non tiene conto adeguatamente delle segnalazioni e continua ad essere inefficiente.
Sollecitiamo quindi i pendolari ad inoltrare continui reclami giornalieri a Trenitalia, che sappiamo provvederà a inoltrare prontamente alla Regione cosi come dichiara nelle risposte ciclostilate.
Confconsumatori-Latina
Comitato Pendolari – Minturno Scauri
Terranima Laboratorio Intereassociativo
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