“Provincia per provincia, il nostro piano, oltre ai progetti a beneficio della Pubblica Amministrazione, dei cittadini e delle imprese, si concentra sulle infrastrutture viarie, ferroviarie e marittime, in grado di accrescere la forza e la competitività della regione. Penso, solo per citare alcuni dei progetti, alla interconnessione tra l’Anello ferroviario e le linee metropolitane di Roma e le ferrovie ex-Concesse; al prolungamento della Metro A fino a Tor Vergata e al nodo di scambio con la metro C; alla Roma-Lido; all’adeguamento delle tratte ferroviarie Roma-Civitavecchia e Roma-Nettuno, per trasformarle in linee metropolitane, e alla connessione di Tivoli con la rete ferroviaria della Città Metropolitana. Penso poi a progetti infrastrutturali che riguardano la gestione del ciclo delle acque, con il raddoppio dell’acquedotto Peschiera – Le Capore. Tra le priorità del piano vi è anche il ripristino del collegamento ferroviario tra il Porto di Civitavecchia e l’Interporto di Orte e la Superstrada Orte – Civitavecchia e il potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Viterbo. A tutto ciò si aggiunge il tema dell’inquinamento del fiume Sacco, cui il documento dell’Anpit ha dedicato una particolare attenzione e sul quale intendiamo andare fino in fondo, sia sul piano della bonifica che su quello della qualità dell’acqua potabile per tutta l’area. Rimanendo nell’ambito territoriale di Frosinone, a livello infrastrutturale abbiamo programmato anche un intervento per la trasversale Lazio Sud Tirreno-Adriatica, mentre per la provincia di Latina abbiamo impiegato risorse per il potenziamento della linea ferroviaria Formia–Gaeta, e per Rieti, investito per l’adeguamento a 4 corsie per senso di marcia per l’intera tratta della Rieti-Torano-Carsoli-Avezzano.- ha concluso Leodori- Si tratta dunque di un piano di ampio respiro, che investe per intero il territorio con l’intenzione di trasformarlo e proiettarlo verso il futuro con più forza e più coesione. Quelli citati sono solo alcuni interventi, a titolo di esempio, ma siamo convinti che la sfida che abbiamo di fronte sia epocale e forse irripetibile. Occorre fare bene e giocare di squadra. In questo senso l’apporto degli imprenditori laziali è determinante”.