Regione Lazio: “ioStudio”, le borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie di 2 grado

“Una regione più vicina agli studenti che li sostiene concretamente nel loro percorso scolastico”. Questo il commento soddisfatto del Consigliere Regionale Cosmo Mitrano che plaude al lavoro svolto dalla giunta regionale del Lazio presieduta da Francesco Rocca che ha deliberato le modalità di assegnazione delle borse di studio “ioStudio” in favore degli studenti residenti nella Regione Lazio che frequentano le scuole secondarie di secondo grado statali o paritarie o i percorsi triennali di IeFP (anno scolastico 2022/2023).

“L’erogazione delle borse di studio – prosegue il Consigliere Regionale Mitrano – rappresenta un importante sostegno per le famiglie che, insieme la scuola, rappresentano le principali agenzie formative e di socializzazione indispensabili per la crescita culturale, psicologica e sociale dei ragazzi. Il nostro compito – prosegue Mitrano – è quello di garantire il diritto allo studio investendo risorse economiche per la crescita e formazione delle future generazioni. Un’attenzione manifestata chiaramente dal Presidente Rocca che trova pieno riscontro nella sua giunta e nella maggioranza di cui mi onoro di far parte. Per agevolare il processo di apprendimento, continueremo quindi a mettere in campo ogni iniziativa finalizzata a rispondere fattivamente alle esigenze dei nostri studenti e delle loro famiglie”.

Il provvedimento regionale “ioStudio” fornisce un aiuto concreto ed è rivolto:
● agli studenti frequentanti nell’anno scolastico 2022/23 un Istituto secondario di secondo grado statale o paritario o i primi tre anni di un Percorso triennale di IeFP (quarti anni esclusi);
● appartenenti a famiglie con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a euro 15.748,78;

L’importo della singola borsa di studio è pari a euro 150,00  demandando alla Direzione  Regionale Istruzione, Formazione e Politiche per l’occupazione la facoltà di rideterminarlo con successivo provvedimento, in rapporto al numero totale dei richiedenti e alle risorse finanziarie  disponibili, nel limite massimo di euro 500,00, così come previsto dalle disposizioni ministeriali. Saranno i Comuni, in quanto enti di prossimità, a occuparsi della raccolta delle domande, della valutazione formale sull’ammissibilità e dell’inserimento nell’apposita piattaforma regionale in base alle indicazioni che saranno fornite.

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