Casa Editrice: Edizioni AngeraFilm
Genere: Giallo
Pagine: 240
Prezzo: 18,00 €
André non è un rider qualunque: è un immigrato clandestino che è sbarcato in Italia in condizioni di fortuna per sfuggire alla dittatura delle milizie rivoluzionarie Séléka nella Repubblica Centrafricana. È un ragazzo che ha accettato di vestire i panni dei “noti fattorini” col borsone giallo che imperversano per le città, per interposta persona, per un certo Giulio Bianchi, uno studente abbiente che incarica di altri per svolgere la sua mansione offrendogli in cambio metà del suo guadagno. Tutto sembrerebbe filare liscio per il ventenne André, che con un ritmo veloce ed extra turni ha calcolato che in un paio di anni riuscirà a guadagnare la somma necessaria per stabilirsi in Francia dove chiedere il permesso di soggiorno e avviare gli studi universitari in medicina. Un sogno che sembra essersi infranto a causa di un omicidio, che capita proprio dopo una consegna serale in un palazzo centrale milanese presso un’abitazione lussuosa, quella di un certo Gomarini, che viene ucciso subito dopo aver incontrato André, coinvolgendo il ragazzo nell’inchiesta sulle case d’asta. Una situazione che destabilizza il giovane ragazzo 20enne che a stento parla la nostra lingua e non saprebbe come difendersi da eventuali accuse. Ad accorrergli in aiuto, don François, il sacerdote francofono di origine africana che lo agevola nell’apprendere l’italiano tramite un corso della parrocchia tenuto dalla maestra Laura che a sua volta gli presenterà il suo ex compagno, un noto giornalista investigativo: Michele Arrigoni, specializzato in inchieste sui flussi migratori e antimafia, che intende aiutarlo a dimostrare la verità. « “Mi chiamo Michele Arrigoni e sono giornalista. Sto scrivendo un articolo sui flussi migratori, e Laura mi ha detto che vieni dalla Repubblica Centrafricana. Vorrei sapere cosa ti ha spinto a lasciare il tuo Paese”. “Se per me, vivevo ancora in mio villaggio”!» esclama d’impeto. “Perché sei stato costretto a lasciarlo?” “È storia lunga. Scusi me signore, ma perdo Messa”. Interviene Laura. “Michele cerca di far capire a tutti quelli che si accaniscono contro gli immigrati che la maggior parte di voi non aveva alternative. La tua storia può aiutare tanti altri come te a essere guardati con occhi diversi. Tu sei un ragazzo intelligente e lo capisci. Ti prego, rispondi alle sue domande”». Una verità tutt’altro che scontata, che offrirà a chi legge gli indizi per trasformarsi in un abile ispettore degno di Poirot e risolvere il non semplice caso, senza svelare troppo sino alla fine. Un romanzo davvero ben congegnato e articolato per Aldo Lado, che si conferma essere un “maestro del giallo”. Davide Pironti
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