Che in Italia il welfare sia destinato a sparire traspare in modo eclatante nella riforma isee appena varata. Se c’era un indicatore che garantiva, in generale, una certa attendibilità era quello ISEE, ovviamente da rimodulare con le dovute e necessarie correzioni normative e sanzionatorie. Invece, è stato compiuto un vero e proprio salto nel vuoto, a pie pari, dal governo, dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate che si sono avventurati in un percorso tortuoso e complesso degno della selva oscura di dantesca memoria. Come CAF ci troviamo, ancora, nell’impossibilità di fornire un servizio delicato e importante per le famiglie e non certo per colpa nostra. Non c’è stata la minima sincronia e il minimo dialogo fra i vari attori compartecipanti alla elaborazione e al rilascio dell’attestato ISEE, di per sé, nella nuova riforma, molto farraginoso e dalle tempistiche bibliche. Assurdo a dirsi ma a gennaio inoltrato, le università i comuni e gli altri enti non hanno provveduto a riformulare i bandi in ottemperanza ai nuovi dettami normativi, che, come era lecito attendersi, non sono di certo favorevoli per i contribuenti sottoposti ad un vero redditometro mascherato e gli stessi enti certificatori non riescono a dialogare in modo fattivo per assolvere le istanze del nuovo protocollo. Da tutto ciò ne deriva un caos di proporzioni gigantesche. Come Uimec Frosinone Latina – caf uil ci scusiamo con i nostri assistiti per il disagio arrecato; disagio destinato a perdurare ancora. Ci spiace dover far notare che cambiare le regole in continuazione, in generale, non porta alcun giovamento a nessuno. C’è necessità di una certa stabilità normativa e di maggiore coerenza programmatica. Quando si fa una riforma la prima cosa da fare è renderne partecipi gli interessati con campagne mediatiche importanti; oggi, le persone della riforma ISEE non sanno nulla e quel poco che sanno è distorto da interpretazioni aleatorie che contribuiscono ad acuire le nostre problematiche operative. Aggiungiamo che il nuovo ISEE non è immune da critiche e contestazioni, a partire già dalle tempistiche del rilascio, non si possono attendere 15 giorni per ottenere il nuovo attestato ISEE e, soprattutto, emergono gravi perplessità strutturali di fondo che sono state acuite invece che sanate. Purtroppo, c’è ancora tanto da fare sperando sempre che i cittadini abbiano ancora la pazienza di aspettare.
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