Un duro colpo proprio dal water-front all’approssimarsi della cerimonia d’apertura del 24 aprile a Gaeta dello “Yacht Mad Festival – Fiera Internazionale dell’Economia del Mare”: proprio ieri è stata scritta la parola fine in Cassazione ad una causa, inoltrata ben 22 anni fa, dal proprietario della locale base nautica “Flavio Gioia”, a cui il comune pontino dovrà corrispondere 370mila euro.
All’origine della vicenda, i danni ambientali provocati allo specchio acqueo in concessione al “Flavio Gioia” legati al sistema di depurazione delle acque fognarie fuori uso. “In realtà – ha commentato il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, a margine della conferenza di presentazione, presso la Regione Lazio, della manifestazione “Yacht Mad Festival” – con la base nautica ‘Flavio Gioia’ abbiamo un accordo che prevede tutto un percorso insieme di sviluppo con alcune progettualità condivise, quindi diciamo che la notizia non è proprio fondata al 100 %”. Il commento potrebbe fare riferimento ad un accordo stipulato anni fa, per cui la somma non sarebbe dovuta alla base nautica che in cambio potrebbe ampliare la sua struttura per accogliere imbarcazioni di lusso.
Sempre al mare sono legate altre questioni che hanno per protagonista Gaeta: confronto sempre acceso con il “Comitato contro le polveri del porto” per le attività legate al porto di Gaeta, nonchè tavoli aperti per lo spostamento del braccio del pontile petroli. “Stiamo cercando una riqualificazione seria commerciale del porto che permetta appunto uno sviluppo dei traffici nel rispetto dell’ecostostenibilità e così una riqualificazione di tutto il water-front. Stiamo portando avanti una serie di progettualità legate al diportismo turistico. Tutto questo deve integrarsi con lo sviluppo culturale e socio-economico della città”.
(Fonte: Adnkronos)