Oggi incontro dei Sindaci del distretto socio-sanitario con il direttore generale dell’Asl, dottor Giorgio Casati.
Due le tematiche affrontate riguardanti il DEA di primo livello “DONO SVIZZERO ” di Formia, la questione risorse umane e la questione risorse strumentali per dare maggiori e migliori servizi ai cittadini.
Il direttore Casati ha illustrato una problematica seria per ottenere l’ingresso di personale specializzato, vista l’enorme penuria a livello nazionale, ciò non toglie che nei prossimi mesi sia la pediatria, che l’ ortopedia e la radiologia si arricchiranno di nuovo personale in seguito ad una politica volta a non abbandonare le potenzialità dell’ ospedale Dono Svizzero.
Sul tavolo si è affrontata anche l’annosa questione della risonanza magnetica ancora non attivata ed anche oggetto di due brutti episodi vandalici, ma che dovrà dare risposte e funzionare dai prossimi mesi. Inoltre si sono affrontate diverse questioni su cui coinvolgere i consiglieri regionali, una su tutte l’adeguamento delle quote capitarie della nostra provincia. Diventa di fondamentale importanza non dividersi su certi temi e su certe battaglie, perché oggi l’ospedale di Formia risponde o meglio deve essere in grado di rispondere a circa 150.000 cittadini con servizi professionali.
Il tavolo di lavoro si è aggiornato perché le problematiche evidenziate dicono di seguire in modo dettagliato ogni cosa, rendendo partecipi dei passi in avanti anche i cittadini.
Due le tematiche affrontate riguardanti il DEA di primo livello “DONO SVIZZERO ” di Formia, la questione risorse umane e la questione risorse strumentali per dare maggiori e migliori servizi ai cittadini.
Il direttore Casati ha illustrato una problematica seria per ottenere l’ingresso di personale specializzato, vista l’enorme penuria a livello nazionale, ciò non toglie che nei prossimi mesi sia la pediatria, che l’ ortopedia e la radiologia si arricchiranno di nuovo personale in seguito ad una politica volta a non abbandonare le potenzialità dell’ ospedale Dono Svizzero.
Sul tavolo si è affrontata anche l’annosa questione della risonanza magnetica ancora non attivata ed anche oggetto di due brutti episodi vandalici, ma che dovrà dare risposte e funzionare dai prossimi mesi. Inoltre si sono affrontate diverse questioni su cui coinvolgere i consiglieri regionali, una su tutte l’adeguamento delle quote capitarie della nostra provincia. Diventa di fondamentale importanza non dividersi su certi temi e su certe battaglie, perché oggi l’ospedale di Formia risponde o meglio deve essere in grado di rispondere a circa 150.000 cittadini con servizi professionali.
Il tavolo di lavoro si è aggiornato perché le problematiche evidenziate dicono di seguire in modo dettagliato ogni cosa, rendendo partecipi dei passi in avanti anche i cittadini.