Questa mattina è stata restituita al mare, la tartaruga marina, appartenente alla specie Caretta Caretta, che era stata recuperata agonizzante lo scorso 24 maggio nelle acque dell’Isola di Ventotene.
Il recupero era avvenuto nel corso della sistematica attività di monitoraggio delle tartarughe marine nell’Area marina protetta da parte del personale del Centro Ricerche Tartarughe Marine – Osservatorio del Golfo di Napoli – Stazione Zoologica Anton Dohrn, dell’Area marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano nonché della Guardia Costiera di Ventotene.
Al momento del ritrovamento l’esemplare di Tartaruga Caretta Caretta, di circa dodici anni e lunga oltre 50 centimetri, era apparsa da subito in grave difficoltà poiché galleggiava priva di segni di vitalità ma senza, per questo, scoraggiare gli operatori ed i militari nel prestarle subito soccorso.
Trasportata alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, è stato accertato che l’esemplare aveva ingerito quantità significative di plastiche e presentava infiammazioni intestinali, causandone grosse difficoltà nella fase di immersione, con conseguenti lesioni nella parte posteriore del carapace.
Dopo circa sei mesi di cure, quindi, la Tartaruga marina, battezzata APREA come la barca che l’ha soccorsa, ha ripreso il mare, immergendosi nuovamente nelle acque di Cala Nave di Ventotene, aiutata dal Rappresentati dell’Area marina protetta di Idi Ventotene, dell’Ente Regionale Parco Riviera di Ulisse e dalla Guardia Costiera di Ventotene.
Al rilascio in mare della Tartaruga Aprea hanno partecipato gli alunni delle scuole di Ventotene, che hanno così avuto occasione per comprendere l’importanza della tutela e della difesa dell’ambiente marino e conoscere le devastanti conseguenze a cui può portare l’inquinamento del mare