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Dopo il soggiorno di una notte a Fes, la mattina del 14 settembre il gruppo del Roby Tour ripartirà in direzione di Merzouga, terza tappa del viaggio. Questa volta non si tratterà semplicemente di uno spostamento, dal momento che il percorso offrirà delle importanti attrattive. La prima di queste tappe intermedie sarà la suggestiva foresta dei cedri, situata vicino la località di Azrou.

Partendo da Fes ci vorranno 87 km e circa 1 ora e 45 minuti per raggiungere la maison de la cédraie. Pochi chilometri fuori Azrou, si apre una distesa di verde, fatta di pini e prati rigogliosi, che circondano la strada. Tuttavia, oltre alla bellezza naturale del luogo, ciò che forse caratterizza maggiormente la foresta dei cedri sono i suoi abitanti. A popolare il sito sono, infatti, delle simpatiche bertucce, alle quali è possibile avvicinarsi e interagire con le più curiose tra loro.

Dalla maison de la cédraie, poi, si partirà alla volta della stazione sciistica Habri, luogo che d’inverno conosce abbondanti nevicate e regala dei notevoli colpi d’occhio. Il viaggio verso Merzouga proseguirà attraverso una strada panoramica con vista sugli spettacolari paesaggi di Midelt. La città, infatti, è circondata da bellissimi scenari, come i monti dell’Atlante o il fiume Moulouya, che la rendono luogo ideale per le escursioni.

Dopo un totale di 465 km e 7 ore e 30 di viaggio, si giungerà a Merzouga, dove il gruppo trascorrerà la notte nel Kasbah Hôtel Tombouctou, per spostarsi il giorno dopo nelle tende dell’Hotel Belle Etoile Bivacchi Xaluxa, nel bel mezzo del deserto. Un’esperienza decisamente particolare, che permette di cogliere appieno l’essenza più genuina del Marocco.

A bordo delle jeep, i viaggiatori verranno accompagnati ad ammirare da vicino Erg Chebbi, la grande distesa di dune di Merzouga, lunga 30 km e con un’altezza massima di 160 metri, che le rendono le più alte di tutto il Marocco. Sul posto sarà possibile effettuare tour a bordo di un cammello o anche di quad e fuoristrada. A ovest della città, invece troviamo il lago di Merzouga, il Dayet Srij. Un tempo salato e ora non più a causa della piena della diga di Errachidia e delle piogge, il lago in primavera ospita tantissime specie di uccelli e perfino fenicotteri. In estate, tuttavia, è asciutto e si riempie solamente con i rovesci autunnali.

Sabato 16 settembre, trascorsa la seconda notte nel deserto di Merzouga, il gruppo partirà alla volta di Ouarzazate. Un’altra traversata piuttosto lunga, per un totale di 534 km. Nel mezzo del percorso saranno altre le tappe intermedie che verranno effettuate, prima di raggiungere la successiva tappa del tour.

Alfredo Nocella

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