Sabato 16 settembre, al risveglio nella cornice desertica di Merzouga, i mototouristi riprenderanno la traversata marocchina verso Ouarzazate, la quarta tappa del Roby Tour. I chilometri da percorrere saranno ben 534, per un viaggio di più di 9 ore. Tuttavia l’itinerario sarà intervallato dalle attrazioni che si trovano lungo il tragitto.
Di strada per Ouarzazate e più precisamente vicino Sijilmasa, troviamo Gara Medouar, una formazione geologica rocciosa risalente probabilmente a milioni di anni fa, che ha le sembianze di un gigantesco cratere. Conosciuta anche come Jebel Mudawwar (“montagna rotonda”) o come Carcel Portuguesa, dal momento che nel XIX secolo venne utilizzata come carcere per i prigionieri di guerra portoghesi.
Proseguendo la marcia, dopo 218 km, il gruppo raggiungerà le Gole del Todra, un canyon della catena montuosa dell’Alto Atlante, situato vicino la città di Tinerhir. La loro origine è dovuta al lavoro del fiume Todra, da cui prendono il nome e dal vicino fiume Dades, che scavando tra le rocce hanno contribuito alla formazione del canyon. Parliamo di un luogo mozzafiato, ideale per escursioni, possibili grazie ad una strada asfaltata, al di sopra del letto del fiume. Nel tratto finale degli ultimi 600 metri vi sono alcuni punti in cui le pareti arrivano a misurare solo 10 metri di larghezza e un’altezza di più di 150 metri.
A questo punto il gruppo si dividerà in due parti: i motociclisti più esperti continueranno a salire in direzione Agoudal, attraverso una strada non semplicissima da percorrere e, dunque, non proprio per tutti, mentre i restanti proseguiranno per una strada pianeggiante, per poi ricongiungersi alle Gole del Dades, oppure direttamente in albergo ad Ouarzazate. Coloro che raggiungeranno Agoudal, avranno modo di visitare il villaggio più alto del Marocco, racchiuso nella suggestiva cornice dell’Alto Atlante.
Degne di nota sono anche le già citate Gole del Dades. Così come quelle del Todra, devono la loro origine all’azione del fiume risalente a più di 600 milioni di anni fa. Lo scenario offerto è un continuo alternarsi di paesaggi rocciosi e elementi di natura rigogliosa, come oasi e palmeti, che creano uno spettacolare contrasto cromatico. Particolari sono anche alcune conformazioni rocciose, come le cosiddette “dita di scimmia”, chiamate così perché ricordano proprio delle dita e delle mani, che sembrano scavate nella roccia.
A tarda sera, tutto il gruppo raggiungerà Ouarzazate, per trascorrere la notte nell’Hotel Karam Palace All’indomani ci sarà la visita della città, definita la “Hollywood d’Africa”, essendo sede di moltissimi set cinematografici, come quello degli Atlas Studios, e di celebri film, quale, ad esempio, “Star Wars, una nuova speranza” del 1977. Uno dei siti d’ambientazione cinematografica più importante, situato a 30 km da Ouarzazate, è Ait-Ben-Haddou, una kasbah (città fortificata), set di famosissimi film, come “La Mummia” e “Il Gladiatore”. Sempre a poca distanza dalla Hollywood Africana, vi è Taourit. La sua particolarità è data sicuramente dal fatto che è stata costruita con fango e paglia ed è considerata la kasbah meglio conservata di tutto il Marocco.
Dopo la visita di Ouarzazate e delle vicine kasbah, il gruppo riprenderà il viaggio, con destinazione la grande città imperiale di Marrakech.
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