A Roma e dintorni scatta l’allerta: l’invasione di vespe orientalis sta seminando il panico. Ecco che cosa sta succedendo e cosa bisogna fare.
Nell’ultimo periodo la vespa orientalis, conosciuta anche più semplicemente come calabrone orientale, si sta diffondendo sempre di più in diverse zone d’Italia. In particolare nei pressi di Roma, dove la situazione sta diventando decisamente preoccupante.
Ormai da tempo la Capitale starebbe combattendo contro quella che potremmo definire a tutti gli effetti un’invasione, collegata a condizioni climatiche favorevoli, che hanno facilitato la proliferazione di questa specie.
Come è facile immaginare, il suo impatto sull’ecosistema è tutt’altro che limitato. Starebbe di fatto generando gravi conseguenze sotto vari punti di vista. Vediamo che cosa sta succedendo e come bisogna comportarsi.
Come abbiamo anticipato, negli ultimi anni le vespe orientali stanno diventando un problema sempre più comune ed urgente nell’Italia meridionale. Soprattutto a Roma e provincia dove si starebbe verificando una vera e propria invasione, con gravi conseguenze sull’ecosistema. Esse, infatti, si nutrono di api, insetti fondamentali per l’impollinazione e la salute degli ecosistemi e per l’equilibrio generale dell’Ambiente.
Senza contare che il problema sembra essere destinato addirittura ad aggravarsi a causa delle temperature miti delle ultime settimane. L’autunno particolarmente caldo e privo di piogge starebbe creando le condizioni ideali per la proliferazione delle vespe orientalis, che stanno prendendo il sopravvento sulle api e non solo.
Di recente sono arrivate numerose segnalazioni di nidi di vespe di dimensioni considerevoli. Alcuni contenevano 800 – 900 esemplari. Per esempio, l’anno scorso a Roma in zona San Giovanni è stato trovato un nido da 900 insetti ed un episodio analogo si è verificato anche a Monteverde, a testimonianza del fatto che il fenomeno starebbe diventando davvero preoccupante.
A tal proposito, Rita Di Domenicantonio, responsabile specie animali problematici del dipartimento Ambiente di Roma Capitale, ha spiegato a Rai News: “Per prima cosa va spiegata la differenza tra la vespa comune e la vespa orientalis: quest’ultima è più grande della prima e ha una colorazione rossiccia con bande di colore giallo”. In secondo luogo l’esperta ha parlato della diffusione della vespa orientalis nel territorio della Capitale ed ha fornito alcune indicazioni pratiche nel caso in cui ci si dovesse trovare di fronte ad un nido.
“Le segnalazioni dei cittadini devono essere inviate all’ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Roma. Se si tratta di privati deve essere l’amministratore a chiamare le ditte specializzate, evitando il fai da te”. Inoltre: “Se il nido si trova su suolo pubblico allora il Comune può intervenire. Per le segnalazioni nelle scuole c’è una delibera che affida la competenza dell’intervento ai Municipi”. Infine, ha ricordato che è possibile chiamare i vigili del fuoco solo in caso di imminente pericolo.
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