Purtroppo per un bomber di razza la stagione è già terminata dopo la triste diagnosi: è arrivata la rottura del legamento crociato del ginocchio
Un giocatore italiano ha dovuto alzare bandiera bianca dopo aver riportato uno degli infortuni più comun nel calcio moderno. L’articolazione del ginocchio ha fatto crack e lo costringerà a stare lontano dai campi di gioco per almeno 6 mesi.
Quante volte abbiamo sentito parlare dei troppi impegni nel mondo del calcio moderno. Si gioca troppo, sia a livello nazionale che internazionale. Impegni ogni tre giorni per i giocatori che alla fine rischiano di rimanere vittima di questo stress fisico. Ovviamente tutte queste partite fanno alzare il numero degli infortuni, soprattutto quelli di grave entità. Il calcio essendo uno sport di contatto porta spesso a problemi di diversa natura. Tra gli infortuni più seri per i calciatori c’è senza dubbio la rottura del legamento crociato. Nello specifico parliamo di una struttura legamentosa ed allungata che, collocata tra femore e tibia al centro del ginocchio, ha la funzione di stabilizzare l’articolazione: c’è sia quello anteriore che quello posteriore.
La velocità del gioco, esponenzialmente aumentata negli ultimi anni, ha portato a dover sopportare molti movimenti bruschi, cambi di direzione improvvisi e salti magari fuori equilibrio. In Serie A, ad esempio, la Juventus ha perso Gleison Bremer per tutta la stagione, per la rottura del crociato nella sfida di Champions League contro il Lipsia.
Rottura del legamento crociato per un giocatore italiano: starà fuori oltre 6 mesi
Per rimanere ad un contesto più umile e locale, anche un bomber di categoria, come Luca Milo, ha avuto la stessa sorta. Il bomber del Suio Terme, che milita nel girone L della seconda categoria. La società laziale ha annunciato tramite il proprio profilo Facebook l’esito dell’infortunio dell’attaccante, aggiungendo che ancora non sono certi dei tempi di recupero.
Si tratta della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Per un infortunio del genere non si può stare fermi meno di 6 mesi. Con le nuove modalità di intervento di tende ad allungare i tempi di rientro in campo, proprio per avere la certezza di evitare delle pericolose ricadute. La società Suio Terme, come ricordato nella nota ufficiale: “Coglie l’occasione per fargli gli auguri di pronta guarigione”. L’importante è che possa tornare a giocare più forte di prima.